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GP Russia: Massa il migliore, ma vince la pioggia

Solo otto vetture girano sulla pista bagnata nella seconda sessione. Miglior tempo di Massa davanti a Vettel, ottimo nel terzo settore. La Ferrari raggiunge l’accordo per rifornire la Toro Rosso ma non la Red Bull. E la Mercedes annuncia un bilancio in rosso per il 2014.
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Un venerdì inutile, che non dà alcuna indicazione utile per preparare la gara. Prima l'auto che avrebbe dovuto pulire la pista perde gasolio e costringe a ritardare di mezz'ora l'inizio della prima sessione. Poi, nella seconda è arrivata la pioggia che ha convinto quasi tutti i big a rimanere praticamente ai box. Il più veloce alla fine è stato Felipe Massa che ha girato in 2:00.458 con le gomme intermedie, con una Williams per la prima volta a suo agio sul bagnato, come dimostra il terzo tempo di Massa. Il brasiliano ha chiuso con due decimi di vantaggio su Sebastian Vettel, che ha stupito con un eccellente terzo settore, in grado anche di neutralizzare gli effetti del lungo alla curva 13. Raikkonen invece non è proprio sceso in pista in PL2. "Oggi non abbiamo imparato proprio nulla sulla pista. Prima la perdita di gasolio del mezzo entrato in pista, poi la pioggia caduta hanno fatto sì che fosse inutile entrare in pista e provare assetti e gomme. Non sarebbe servito proprio a niente" ha dichiarato il finlandese. "Per quanto riguarda la giornata di domani, speriamo sia asciutto così da comprendere il comportamento delle gomme e dell'asfalto in condizioni di asciutto". Degli otto piloti scesi in pista in PL2, spicca la buona prestazione di Verstappen, che ha chiuso anche davanti a Fernando Alonso, il pilota che ha percorso più giri. L'asturiano, che festeggia i 250 gran premi in Formula 1, ha fatto debuttare il nuovo motore Honda e ha percorso dieci giri prima che il muretto lo abbia invitato a tornare lentamente ai box.

Trattative Mercedes – Così, la giornata è rimasta scandita prevalentemente dalle trattative per il futuro. La Williams, come tutte le squadre clienti Mercedes, hanno ricevuto la quarta power unit dalla casa di Stoccarda, che però non fornisce le ultime specifiche del motore costate sette gettoni ai tecnici di Brixworth. La questione della parità nella fornitura dei motori resta sul tappeto anche per 2016, considerato che a inizio stagione le Frecce d'Argento avevano promesso una piena equità con i team a cui forniscono le power unit. Anche se da una parte la Williams ha espresso qualche perplessità sull'effettiva affidabilità dell'ultimo pacchetto Mercedes, e dall'altra Petronas, secondo quanto emerso in questi giorni, avrebbe avuto qualche difficoltà nel garantire abbastanza carburante per eventuali sei nuove unità. "Ho notato una qualche differenza di velocità massima con Rosberg" ha spiegato Bottas, "ma non sai mai con quale modalità girano le Mercedes. La vita non è sempre giusta, soprattutto in Formula 1″. Nonostante gli investimenti e il dominio che ormai dura da due anni, Mercedes ha chiuso in rosso l'ultimo bilancio di esercizio. Rispetto al 2013, nel 2014 il fatturato è salito da 125,2 a 146,9 milioni di sterline, ma sono aumentati anche i costi operativi da 190,7 a 240,2 milioni, e il monte stipendi passato da 49,7 milioni a 65,2 milioni. “La sfida è quella di sostenere questa posizione di vertice continuando a competere per il campionato in ogni stagione" si legge nel report diffuso dalla casa tedesca. "Gli amministratori hanno piena fiducia che questo obiettivo può essere raggiunto vista l’attuale piattaforma costituita da una forza lavoro di livello mondiale, la miglior coppia di piloti, le migliori infrastrutture tecniche e il sostegno di Mercedes-Benz, Petronas e altri partner".

La crisi Red Bull – Scenario completamente diverso in casa Red Bull. La casa austriaca ha sostenuto sul sito della rivista Speedweek, che però è controllata dallo stesso gruppo e questo qualche dubbio non può non lasciarlo, di aver pagato 54 milioni di euro per la doppia fornitura di power unit Renault anche alla Toro Rosso. Un'informazione che smentirebbe quanto dichiarato a luglio a RMC da Cyril Abiteboul. "Quando abbiamo letto che la Red Bull ci rimette dei soldi con la Renault siamo rimasti basiti" ha commentato Alain Prost. "Il discorso è inaccettabile: attraverso Total, Infiniti e i premi cha hanno raccolto, abbiamo fatto loro guadagnare mezzo miliardo di euro!". Al momento, Chris Horner e Dieter Mateschitz sono ancora senza un motore per il 2016. Se infatti la Toro Rosso ha accettato i motori 2015 del Cavallino, la Red Bull ha continuato a rifiutare la proposta. Sergio Marchionne è consapevole che aggiungere la fornitura a due team, compresa una big come la Red Bull, avrebbe obbligato il Cavallino a rivedere tutta la logistica del reparto motori. Dall'altra. Newey ha dovuto fermare la progettazione della RB12, non avendo ancora a disposizionei dati di ingombro e raffreddamento della power unit. “Non possiamo rivoluzionare i nostri piani – ammette Arrivabene – per soddisfare la Red Bull dovremmo cambiare tutto il lavoro che abbiamo già pianificato. Erano sicuri di avere il motore Mercedes nel 2016 e hanno rotto non solo con Renault ma anche con Total e Infiniti”.

Ecclestone: 22 vetture nel 2016 – Bernie Ecclestone, comunque, ha promesso a Sky UK che ci saranno in ogni caso 22 vetture in pista nella prossima stagione. "Dietrich Mateschitz non ha mai perso l’affetto per la Formula 1. Vuole essere competitivo e ci riuscirà, sa quello che sta facendo". E' Horner che però non capisce bene quel che stia facendo il patron della F1, che pure potrebbe vendere prima della fine dell'anno. "Sembra che abbia in mano un pezzo che a noi sfugge e vuole che il livello della Formula 1 non si abbassi" ha spiegato. "Mi fido di lui”.

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