Hamilton difende Ocon e bacchetta Verstappen: “Voleva sdoppiarsi e non aveva niente da perdere”
Quello del Brasile è un Gran Premio che Max Verstappen ricorderà a lungo: dopo essere finito più volte nel mirino della critica per le sue manovre al limite, stavolta è toccato a lui essere penalizzato da una mossa di Esteban Ocon che, nel tentativo di sdoppiarsi, ha colpito l'olandese mandandolo in testacoda e facendogli perdere la gara in favore di Lewis Hamilton.
La lezione di Hamilton a Verstappen
Un episodio che ha avuto ripercussioni anche nel post gara con la rissa sfiorata tra i due e la sanzione, arrivata successivamente, per il comportamento tenuto dal pilota della Red Bull condannato a prestare servizio per due giorni in lavori socialmente utili presso la FIA. La condanna nei confronti di Ocon – penalizzato in pista con uno stop&go di 10 secondi – è stata unanime, ma nel retropodio Lewis Hamilton ha preso le difese del francese impartendo una lezione a Verstappen. L'inglese, infatti, dopo aver ascoltato cosa era successo dalle parole dell'olandese, ha specificato che era nella possibilità del pilota della Force India sdoppiarsi. Pronta la risposta di Verstappen a specificare come poteva "farlo senza creare incidenti, senza fare niente di sciocco". A quel punto Hamilton ha sfoderato tutta la propria esperienza maturata in anni di gare: "Gli era consentito sdoppiarsi e lui non aveva niente da perdere. Tu, invece, avevi tutto da perdere" le parole del campione del mondo.
Una vera e propria lezione sul mondo delle corse quella impartita dal pilota della Mercedes al giovane collega. Hamilton, infatti, ha ricordato a Verstappen come, soprattutto quando si è in testa a una gara fino a quel momento dominata, i pericoli siano ancora maggiori. Per il britannico, infatti, l‘olandese avrebbe fatto meglio ad attendere il rettilineo successivo, rimandando il sorpasso, piuttosto che infilarsi in una battaglia senza senso con un pilota, per di più doppiato e senza nulla da chiedere alla propria gara. Un insegnamento che tornerà utile in futuro al pilota della Red Bull quando, magari già nel 2019, si ritroverà di nuovo a condurre una gara come quella brasiliana.