Hamilton: “Lauda ci manca, ma è motivato a tornare. Ferrari? Ora davanti, ma sono solo prove”
Il mondiale di Formula 1 sta per iniziare: ancora qualche settimana e le monoposto sbarcheranno a Melborune per giocarsi il primo round del campionato 2019 con la Mercedes ancora una volta favorita, ma che sente già il fiato sul collo della Ferrari, capace nei test pre stagionali al Montmeló di spaventare la concorrenza.
Il pensiero per Niki Lauda
Grande assente al box delle Frecce d'argento sarà Niki Lauda: il presidente non esecutivo di Mercedes, tre volte campione del mondo di Formula 1, che ha festeggiato i 70 anni si sta ancora riprendendo dal trapianto di polmone dello scorso agosto e dall'influenza che lo ha costretto al ritorno in terapia intensiva proprio mentre stava completando il programma di recupero stilato dal dottor Kepletko e la sua equipe che lo avevano operato. Un'assenza importante soprattutto per Lewis Hamilton che dall'austriaco ha ricevuto in passato consigli che si sono rivelati preziosi per vincere i due titoli mondiali consecutivi.
Lauda ci manca, ci fornisce sempre consigli preziosi. Ha attraversato un momento difficile, ma vuole tornare a tutti i costi quello di prima – sono state le parole dell'inglese in visita allo stabilimento Petronas di Santena – . Ho già parlato con lui, ci sentiamo spesso, credo che il suo percorso di recupero sia molto lungo ma è incredibilmente motivato. Ha un grande cuore, tutto il team ha sentito la sua mancanza nelle gare, ha grande rilevanza in questo team.
Il duello con la Ferrari
La Mercedes, quindi, dovrà fare a meno di Niki Lauda anche nell'inizio di stagione 2019: troppo rischioso per l'austriaco prendere parte alla trasferta australiana tanto che i medici gli hanno già sconsigliato di non volare. Ad esserci, con il ruolo di sicuro protagonista, sarà invece Lewis Hamilton che, nonostante la velocità e l'affidabilità dimostrate nei test, non sembra essere più di tanto preoccupato: "Io non guardo quello che fanno gli altri, mi concentro soltanto sul mio lavoro, loro fanno le cose a modo loro, ogni team ha una sua strategia. Noi abbiamo il nostro modo, che ha già funzionato alla grande in passato, la Ferrari il suo. Al momento sono davanti loro, non so se di mezzo secondo, ma in questo momento è irrilevante. La lotta per il mondiale? Non credo che quest’anno sarà un testa a testa tra me e Vettel, ci sono almeno sei piloti che possono lottare per la vittoria" ha concluso.