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Helmut Marko: “La F1 richiede brutalità, non è uno sport per donne”

Il consigliere della Red Bull, scopritore di talenti come Vettel e Verstappen, è convinto che la Formula 1 non sia uno sport per donne: “Se lotti ruota a ruota a 300 km/h, vuol dire che devi essere brutale e questo non credo faccia parte della natura femminile” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Helmut Marko - Getty Images
Helmut Marko – Getty Images

Il motorsport è pronto a far cadere uno degli ultimi tabù rimasti, ossia quello legato alle capacità di guida delle donne: a breve, infatti, scatterà il primo campionato tutto al femminile, la W-Series, che vedrà competere esponenti del gentil sesso al volante di monoposto di Formula 3. Un campionato che ha suscitato polemiche anche tra le stesse protagoniste convinte che sia un'iniziativa sessista e che non sia questa la soluzione migliore per permettere finalmente anche alle donne di correre con i bolidi a quattro ruote.

Marko non crede che la F1 sia uno sport per donne

Un argomento, quello della presenza nel mondo dei motori, da sempre controverso e capace di generare polemiche a non finire. Ad alimentare ulteriormente la questione ci ha pensato Helmut Marko, gran consigliere della Red Bull e scopritore di talenti come Sebastian Vettel e Max Verstappen che, in una intervista concessa al quotidiano austriaco Kleine Zeitung, ha definito la Formula 1 uno sport poco adatto alle caratteristiche femminili.

Se lotti ruota a ruota a 300 km/h, vuol dire che devi essere brutale e questo non credo faccia parte della natura femminile – sono state le sue parole -. In F1 serve una grande forza, nella vecchia curva di Gösser al Red Bull Ring subisci una forza di 4G. Servono doti fisiche enormi e questo è forse troppo difficile e troppo pesante per le donne. In macchina ci sono 40 o 50 gradi, hai cavi caldi che ti passano accanto. A Singapore abbiamo visto i migliori piloti del mondo che stavano per crollare; credo che questo sforzo fisico per le donne sia troppo grande da sostenere.

Parole su un argomento così delicato come la presenza femminile in Formula 1 destinate a far discutere: il Circus, infatti, nonostante negli ultimi anni abbia visto crescere il numero di donne impegnate in ruoli importanti, come ad esempio Claire Williams o Tatiana Calderon che corre in Formula 2 insieme ai suoi colleghi uomini oltre ad essere test driver Alfa Romeo Racing, è ancora dominato dagli uomini.

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