285 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

I commissari Ennser e Remmerie: “Applichiamo le regole, a Vettel comminata la sanzione più leggera”

A spiegare la penalità comminata al pilota della Ferrari nel GP del Canada ci hanno pensato due dei commissari che facevano parte del collegio per la gara di Montreal: “Avremmo potuto dare, dieci, venti secondi o addirittura uno stop and go; i cinque secondi sono la sanzione più leggera per quanto riguarda questo genere di infrazioni” ha dichiarato Ennser. Remmerie, invece, sottolinea il ruolo del commissario: “Il nostro compito è quello di applicare le regole”.
A cura di Matteo Vana
285 CONDIVISIONI

La penalità inflitta a Sebastian Vettel nel GP del Canada, dopo la manovra con la quale ha impedito a Lewis Hamilton di essere superato rimediando una sanzione di 5 secondi sul tempo totale, non è andata giù alla Ferrari che però sembra decisa a non andare fino in fondo alla questione rinunciando all'appello annunciato nell'immediato post gara.

Sebastian Vettel - Getty images
Sebastian Vettel – Getty images

A Vettel è stata inflitta la più leggera tra le penalità

Una sanzione, quella comminata al tedesco della Rossa, giudicata eccessiva da molti tifosi e anche da qualche ex pilota illustre, Mansell e Andretti su tutti, che hanno sottolineato come la decisione ha di fatto messo fine a un duello spettacolare come non si vedeva da tempo in Formula 1. A difendere il proprio operato, però, sono scesi in campo i commissari stessi: dopo Emanuele Pirro, unico italiano presente nel collegio, anche Gerd Ennser ha spiegato il perché della sanzione al quattro volte campione del mondo.

Avremmo potuto dare, dieci, venti secondi o addirittura uno stop and go; i cinque secondi sono la sanzione più leggera per quanto riguarda questo genere di infrazioni – sono le sue parole riportate dalla testata austriaca Kleine Zeitung – Il comportamento a fine gara? Abbiamo analizzato tutto, ma abbiamo ritenuto di non sanzionare ulteriormente Vettel per la reazione avuta a caldo.

Non è stato solo Ennser, però, a difendere con forza la decisione della commissione, composta oltre che da Ennser e da Pirro, anche Mike Kaerne e da Mathieu Remmerie. Quest'ultimo, infatti, ha messo l'accento sulla necessità di far rispettare le regole pur ammettendo che, in certi casi, queste siano troppo ferree limitando l'azione in pista: "Le regole sono quello che sono e il nostro compito è quello di applicarle. Che queste debbano essere riviste è un discorso condivisibile, da appassionato di motorsport ovviamente voglio assistere a delle grandi gare combattute. Le regole si rivelano eccessive in alcuni casi? Probabilmente sì, ma ci saranno sempre situazioni difficili da valutare. Quello che mi ha lasciato basito è stato l'impatto mediatico scatenatosi dopo questa decisione" ha concluso.

285 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views