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La vittoria sfiorata e l’investitura di Hamilton, perché Leclerc è già un (futuro) campione

In Bahrain Leclerc ha stabilito anche il record di precocità per un pilota della Rossa sul podio mostrando al mondo intero il proprio talento tanto che anche il 5 volte campione, Lewis Hamilton, ne ha riconosciuto i meriti lodandolo davanti ai microfoni: il monegasco rappresenta il presente, ma soprattutto il futuro della Formula 1 e anche l’inglese sembra essersene accorto.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton si complimenta con Leclerc - LaPresse
Lewis Hamilton si complimenta con Leclerc – LaPresse

"Hai fatto un gran lavoro questo weekend, stai facendo davvero un lavoro fantastico. Sei stato incredibile. Hai davanti a te un grande futuro". Parole non comuni per un pilota, soprattutto se rivolte verso un avversario diretto, eppure Lewis Hamilton ha voluto rendere omaggio al talento di Charles Leclerc, dominatore del GP del Bahrain e costretto ad accontentarsi della terza posizione a causa di un guasto alla sua Ferrari che lo ha tradito a poche tornate dalla fine della gara. Una prestazione maiuscola quella del giovane monegasco che, nella notte di Sakhir, ha iniziato a brillare prendendosi prima la pole position, poi il giro veloce in gara vedendo sfumare la vittoria per colpe non sue.

Le scuse di Hamilton al giovane monegasco

"Avrebbe meritato di vincere questa gara, per lui ci saranno grandissime vittorie in futuro". Un concetto ribadito più volte da Lewis Hamilton; complimenti autentici, nessun gioco psicologico da parte del 5 volte campione del mondo, ma la sincera voglia di esprimere tutta la sua ammirazione per quel pilota che, in appena due gare con la Ferrari, ha già dimostrato di essere una stella nel firmamento della Formula 1. Un grande segno di rispetto, come mostrato anche in pista; al momento del sorpasso su un Leclerc in chiara difficoltà, infatti, il campione della Mercedes si è voltato verso il monegasco alzando la mano in segno di scuse. Un comportamento non comune in pista, ma un modo per ribadire come, ancora una volta, il giovane pilota di Maranello sia riuscito a conquistarsi il rispetto del più grande con le proprie prestazioni.

Il più giovane pilota del Cavallino a finire sul podio

E' bastato un weekend a Leclerc per entrare di diritto nella storia della Ferrari: con la pole position conquistata in Bahrain, infatti, è diventato il più giovane poleman del Cavallino battendo il precedente primato di Jacky Ickx che resisteva dal 1968. Il podio in gara, nonostante la delusione per la vittoria sfumata, è servito a scrivere un altro pezzetto di storia della scuderia di Maranello: con il 3° posto ottenuto, infatti, Leclerc si è preso un altro record di precocità, quello relativo al più giovane pilota sul podio nella storia della Rossa togliendolo ancora una volta a Ickx. Numeri e traguardi che contano poco in ottica mondiale, ma che dicono molto sulla bontà del progetto Ferrari di affidare al monegasco il volante della SF90; il presente è già dell'ex Alfa Romeo Sauber e il futuro, se dovesse continuare così, non potrà che essere radioso.

Leclerc è già un (futuro) campione

Hamilton pregusta già il duello con Leclerc, i grandi campioni si riconoscono a pelle e sia l'inglese sia il monegasco hanno il pedigree dei predestinati: una storia, quella del pilota della Ferrari, che ricorda gli inizi del campione del mondo quando, arrivato in McLaren a far concorrenza ad Alonso, duellò con lo spagnolo per il titolo mondiale già al suo primo anno. Il ferrarista è diverso; non ha la personalità di Hamilton, non è interessato ai flash dei fotografi o alle pagine dei giornali, ma ha la stessa fame di vittorie e lo stesso smisurato talento, quella che differenzia un ottimo pilota da un campione. Il futuro sembra già scritto, l'inglese lo ha forse visto prima di tutti gli altri, anticipando quella che è solo una sensazione ed esprimendo il pensiero della stragrande maggioranza: Leclerc è predestinato, un futuro campione che aspettava solo l'occasione giusta per sbocciare. Il gap generazionale tra i due è evidente, il duello in pista non potrà durare a lungo, ma il campione sembra aver già scelto a chi lasciare il testimone e, quella del Bahrain, somiglia tanto a un'investitura. Il britannico sembra aver trovato il nuovo rivale, il pilota migliore al quale lasciare la propria eredità di cannibale della nuova Formula 1.

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