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L’addio di John Elkann a Sergio Marchionne: “Gli saremo sempre grati”

Il neo presidente della Ferrari: “È accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato” le parole del rampollo di casa Agnelli con le quali ha salutato l’ex amministratore delegato del gruppo Fca.
A cura di Matteo Vana
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Il mondo dell'auto piange la scomparsa di Sergio Marchionne: l'ex ad del gruppo Fca, ricoverato presso l'ospedale universitario di Zurigo in condizioni definite irreversibili, non ce l'ha fatta. Le sue condizioni si erano aggravate dopo l'intervento alla spalla – questa la versione ufficiale – tanto da far temere subito il peggio. La conferma è arrivata da John Elkann, nuovo presidente Ferrari, che in una lettera ai dipendenti del gruppo Fca aveva scritto che "Sergio non tornerà più".

Sergio Marchionne durante la presentazione della Chrysler Pacifica insieme john Elkann
Sergio Marchionne durante la presentazione della Chrysler Pacifica insieme john Elkann

L'addio di John Elkann: "Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato"

Se ne va così uno degli uomini che ha cambiato il volto dell'auto italiano, lasciando un vuoto incolmabile. "È accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato – ha proseguito Elkann – sia coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l’invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio" le parole con le quali il neo presidente della Ferrari, John Elkann, ha reso nota la scomparsa dell'ex amministratore delegato del gruppo Fca. Tanto il dolore suscitato dalla sua scomparsa nel mondo dell'auto che, nei giorni in cui Marchionne era ricoverato nella struttura ospedaliera svizzera, nonostante il muro di silenzio eretto dai familiari stretti attorno al suo capezzale, ha sempre fatto sentire la propria vicinanza al manager italo-canadese.

L'Ospedale Universitario di Zurigo continua a mantenere una coltre impenetrabile di riserbo sulle ultime ore di vita di Sergio Marchionne, la cui degenza non è peraltro mai stata confermata. Interpellata dall'ANSA, una portavoce della struttura ha comunicato di non poter dare nessun tipo di informazione sulla vicenda. Alla domanda su quando sia avvenuto il decesso è stato replicato allo stesso modo anche se, verso le ore 11, un elicottero rosso del Soccorso Svizzero è stato visto abbandonare l'Ospedale che sorge sulla collina di Zurigo, senza peraltro essere stato visto arrivare prima. A quanto si era appreso, fino a poco prima delle 10, le condizioni di Sergio Marchionne erano "gravi e stabili" e così si sarebbero mantenute fino all'ultimo quando ha avuto poi un ulteriore arresto cardiaco che lo ha portato a un decesso naturale.

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