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L’Autodromo di Monza respinge le accuse: “Sempre attenti alle esigenze dei tifosi con disabilità”

Dopo le polemiche relative all’ingresso a pagamento degli appassionati di F1 alla gara di Monza, arriva la replica dell’Autodromo che si difende dalle accuse e sottolinea come “un’intera area della passerella verrà riservata ai disabili che potranno così chiedere ai driver autografi e foto ricordo, da venerdì a domenica. Non mancheranno pertanto le occasioni di avvicinare i propri beniamini.
A cura di Matteo Vana
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Nel weekend del 6-8 settembre andrà in scena il GP d'Italia: un appuntamento importante per la Formula 1 e per tutti i tifosi italiani che, come ogni anno, si recheranno numerosi sulle tribune dell'Autodromo di Monza per assistere all'evento. La vigilia dell'evento 2019, però, è stata animata da una polemica che ha riguardato le presunte difficoltà incontrate dalle persone con disabilità, costrette secondo le accuse ad acquistare un abbonamento di 3 giorni per la tribuna senza poter entrare gratuitamente, cosa che avveniva regolarmente fino alla passata stagione.

La replica alle accuse da parte dell'impianto

Una situazione che ha scatenato polemiche, ma che l'Autodromo di Monza, attraverso una replica che pubblichiamo di seguito, ha voluto smentire: "La sessione autografi è un'attività non obbligatoria che si svolge a discrezione dei singoli circuiti che ospitano le gare di Formula 1. Da svariati anni, l'Autodromo di Monza si impegna a regalare gratuitamente al pubblico un contatto diretto tra i piloti e i loro tifosi. La sede della autograph session di quest'anno è all'interno della F1 Fan Zone. La zona scelta è un'area che consente la permanenza a turni di sole 600 persone. La soluzione permette ai presenti di vivere con più tranquillità l'attività e ai piloti di soddisfare la maggior parte dei tifosi ammessi, con foto e autografi. La F1 Fan Zone sarà dotata di corsie riservate e accessi per persone diversamente abili, anche non deambulanti. Per stabilire un criterio univoco di assegnazione dei 600 posti, che non implicasse concorsi a premi, la richiesta del tagliando di accesso alla sessione, era consentita solo a fronte dell'inserimento del numero di serie di un qualsiasi biglietto abbonamento tribuna. Accoglieremo pertanto regolarmente i tifosi con disabilità che sono riusciti a prenotare un tagliando. Non è stato infatti posto alcun vincolo che impone la corrispondenza tra l'acquirente dell'abbonamento e la persona che parteciperà alla autograph session. Per le ragioni di capienza sopra indicate, non è tuttavia possibile consentire un ingresso libero a tutti i tifosi con disabilità che vorrebbero prendervi parte, soprattutto sulla base dello storico di adesioni" si legge.

La pista di Monza invasa dai tifosi - Getty Images
La pista di Monza invasa dai tifosi – Getty Images

Una replica, quella dell'impianto italiano, che mette a tacere ogni polemica. Proprio l'edizione 2019, che si correrà in concomitanza con la ricorrenza del 90° Gran Premio d'Italia, vedrà la creazione, vicino al paddock, di "una speciale passerella dove i piloti cammineranno tra due ali di pubblico prima di raggiungere i loro motorhome. Un'intera area della passerella verrà riservata ai disabili che potranno così chiedere ai driver autografi e foto ricordo, da venerdì a domenica. Non mancheranno pertanto le occasioni di avvicinare i propri beniamini" si specifica nella replica dell'Autodromo. Monza, quindi, respinge ogni tipo di accusa ricordando come la società  l"Autodromo Nazionale Monza SIAS S.p.A. è da sempre attenta alle esigenze degli appassionati con disabilità. Sebbene la normativa italiana non lo imponga per gli eventi, l'Autodromo consente l'accesso gratuito dei disabili a tutte le manifestazioni, compreso il Formula 1 Gran Premio d'Italia. Il Tempio della Velocità, con strutture e personale dedicato, registra ogni anno più di 700 ingressi di tifosi diversamente abili che consentono loro di vivere l'emozione del GP in totale sicurezza e senza alcun costo a carico. Nel corso dell'anno, eventi come "6 Ruote di Speranza" consentono a centinaia di persone con mobilità ridotta, di correre gratuitamente con delle supercar sul nostro tracciato".

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