32 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le grid girls si difendono: “Bisogna educare le persone invece di toglierci il lavoro”

A difendere la categoria ci ha pensato Paola Pinar in una lettera: “Il problema non è nel lavoro, ma nel cervello; noi siamo contente e non vogliamo smettere di fare questo lavoro”. Contrari all’abolizione delle grid girls anche Vettel e Arrivabene: “Era una tradizione e non si doveva interrompere” le loro parole.
A cura di Matteo Vana
32 CONDIVISIONI

Non sembrano placarsi le polemiche in seguito alla decisione, da parte di Liberty Media, di togliere le ombrelline, figura che da sempre ha accompagnato i piloti sulla griglia di partenza. L'abolizione di una delle istituzioni della Formula 1 ha fatto storcere il naso a molti, compresi due personaggi importanti come Bernie Ecclestone e Niki Lauda, che non hanno gradito la presa di posizione dei nuovi proprietari a stelle e strisce.

Immagine

Lo sfogo delle ombrelline

La maggior parte degli addetti ai lavori si sono schierati al fianco delle ragazze, tanto che Niki Lauda ha anche invocato un'inversione di marcia da parte di Liberty Media che però non sembrano disposti a tornare indietro. A scendere in campo in favore delle grid girls c'è anche Paola Pinar, una ragazza di 23 anni che ormai da 5 anni fa parte delle ombrelline della MotoGP e che ha deciso di scrivere una lettera aperta al Mundo Deportivo per difendere il proprio lavoro.

Dicono che lo fanno per noi, ma ci stanno togliendo un lavoro che ci piaceva fare – ha esordito -. Questo lavoro che considerano sessista e obsoleto è un lavoro che ci diverte perché ci fa vivere l'esperienza delle corse da dentro. Il problema non è nel lavoro, ma nel cervello. Nessuno si fa domande se fai la hostess per una marca di alcolici e ti trovi alle 3 del mattino da sola in mezzo agli ubriachi. I circuiti sono il miglior posto dove lavorare: tutti ti trattano con rispetto, si curano di te e non ti fanno mancare niente. Credo che dovremmo rieducare le persone piuttosto che eliminare posti di lavoro; noi siamo contente di questo lavoro e non vogliamo smettere di farlo.

Vettel e Arrivabene difendono le grid girls

Parole forti quella Pinar che difende a spada tratta la categoria delle ombrelline. Una presenza, quella delle ragazze in pista, alla quale erano favorevoli anche i protagonisti dello show, ossia i piloti. A confermarlo c'è anche Sebastian Vettel che, in una intervista a Kolner Express, ha voluto ribadire la propria contrarietà all'iniziativa presa da Liberty Media: "Credo che ci siano cose che non debbono cambiare e questa era una di quelle. E' una bella tradizione e non si dovrebbe interrompere" sono state le sue parole. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il tema principal della Rossa, Maurizio Arrivabene, che ha ricordato come i problemi della Formula 1 siano altri: "La presenza di quelle ragazze è stata un punto fermo per molti anni e credo che Ross Brawn abbia cose ben più importanti di cui occuparsi" il suo commento.

Immagine
32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views