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L’ultima Ferrari 290 MM Scaglietti venduta per 22 milioni di dollari

Il quarto e ultimo esemplare del bolide di Maranello progettato per la Mille Miglia del 1956 battuto all’asta da Sotheby’s per 22.005.000 dollari.
A cura di Valeria Aiello
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L’ultima Ferrari 290 MM Scaglietti che Enzo Ferrari fece costruire per la Mille Miglia del 1956 è stata venduta per 22 milioni di dollari in occasione dell’asta organizzata da Sotheby’s al Petersen Automotive Museum di Los Angeles. L’auto da corsa, con telaio 0628, l’ultima delle quattro realizzate per la Mille Miglia, cui si deve la sigla MM nel nome, era finita nelle mani dell’ormai ex proprietario che l’aveva acquistata nel 2011, riportandola alle specifiche originali.

Venduta per 22 milioni di dollari

Al debutto nella Mille Miglia del 1956, affidata alle sapienti mani del pilota di Formula 1 Peter Collins, affiancato dal fotografo Louis Klemantaski, la Rossa aveva chiuso al secondo posto assoluto la gara, dietro alla vettura gemella, guidata da Eugenio Castellotti e, in quello stesso anno, arrivò quarta alla Targa Florio, terminando la stagione al Gran Premio di Svezia, dove, guidata da Juan Manuel Fangio e Eugenio Castellotti, per un guasto al motore, lasciò la vittoria alla 290 MM di Maurice Trintignant e Phil Hill.

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Convertita nel 1957 a 290 MM Spider, la barchetta arrivò terza alla 1000 km di Buenos Aires con Alfonso de Portago, Wolfgang von Trips ed Eugenio Castellotti, prima di partecipare alla 12 Ore di Sebring, l’ultima gara disputata come vettura ufficiale della Scuderia Ferrari. Una gara sfortunata per la Rossa guidata da Phil Hill e Wolfgang Von Trips, costretta al ritiro per un guasto alla batteria. L’attività sportiva della Ferrari 290 MM non si è però chiusa, e sempre nel 1957, gareggiando da privato alla Bahamas Speed Week, Stirling Moss ha portato la vettura al trionfo nella Memorial Race e nella Nassau Trophy Race.

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Completamente restaurata nel 2014 dal dipartimento Ferrari Classiche alla configurazione della 12 Ore di Sebring del 1957, conserva motore V12 da 3.5 litri, trasmissione e carrozzeria originali, una vera e propria rarità per un’auto da corsa di questo periodo. Un importante pedigree che ha attirato l’attenzione di agguerritissimi collezionisti che si sono sfidati a suon di rilanci telefonici per accaparrarsi il bolide Ferrari. Il prezzo di vendita, 22.005.000 dollari, la rende la seconda auto più costosa del 2018, seconda alla spalle soltanto della Ferrari 250 GTO del 1962 venduta all’asta sempre da Sotheby’s per 41,7 milioni.

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