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Marquez: “La mano di Valentino? Tardi, ma è arrivata”

Il due volte iridato della MotoGp si era detto disponibile già all’ultima gara della passata stagione: “Dopo Valencia ho detto ‘La mia mano è qui’ ma non c’è nessun problema. La rivalità c’è con tutti”. Rossi-Lorenzo, il più duro in pista? Jorge sul giro secco, Vale sa come trarre vantaggio da ogni situazione”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi e Marc Marquez / Getty
Valentino Rossi e Marc Marquez / Getty

Dopo il trionfo al Montmelò, Valentino Rossi ha teso la mano a Marc Marquez. “Facciamo uno sport pericoloso, bisogna essere tranquilli e concentrati” aveva spiegato il pesarese dopo la decima vittoria a Barcellona, alla fine di una settimana difficilissima per la tragedia di Luis Salom. Dalla sua, Marquez, in un misto di incredulità ed emozione, parlava di un “gesto importante per il motociclismo”.

Marquez: "La mano? Tardi, ma è arrivata"

In una nuova intervista rilasciata allo sponsor Red Bull e pubblicata sul sito ufficiale MotoGp.com, il due volte iridato del team Repsol Honda ha parlato della rivalità con il ‘Dottore’, sottolineando sui tempi che hanno portato il campione di Tavullia a tendere la mano destra.

Per me la rivalità è con tutti i piloti – spiega Marquez – In pista vuoi battere i tuoi compagni di squadra e i ragazzi degli altri team. Alla fine, tutti i piloti devono avere un rapporto professionale perché in pista ci prendiamo molti rischi.

Dopo la gara di Valencia avevo già dello ‘La mia mano è qui’ – precisa – È attivata tardi, ma è arrivata, e questo è l’importante. Non ho alcun problema.

Lotta a tre per il titolo

Nel mondiale, Marquez impegnato in una lotta a tre nella corsa al titolo MotoGP, con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi racchiusi in 22 punti. Tornato leader del campionato a Barcellona, grazie anche allo zero di Lorenzo, caduto nell’incidente con il pilota della Ducati Andrea Iannone, Marquez viaggia con 10 punti di vantaggio sul maiorchino alla vigilia del round di Assen, ottava tappa delle 18 previste in questa stagione.

Onestamente 10 punti per me sono niente – ammette lo spagnolo –perché se alla prossima gara chiudo terzo e lui (Lorenzo, ndr) vince, tra noi c’è solamente un punto. 10 punti sono meglio di niente, ma siamo molto molto vicini. Valentino è a soli 22 punti dopo sette gare e i primi tre piloti sono racchiusi in meno di 25 punti: sarà una lotta molto ravvicinata fino alla fine.

Tra i due rivali della Yamaha, chi è il più duro in pista?

Dipende, In pista, quando Lorenzo è in giornata, è davvero molto, molto veloce. Per me Lorenzo è il più veloce sul giro secco ma, d’altra parte, Valentino ha molta esperienza, sa come trarre vantaggio da ogni situazione. È molto difficile da battere quando è veloce in gara. Anche se non il pilota più veloce del weekend, riesce ad essere sempre lì. È molto costante.

Infine, sull’allenamento in Austria, a Spielberg, sul Red Bull Ring, circuito che debutta in questa stagione nel calendario MotoGP 2016 al posto di Indianapolis, in sella a una RC213V stradale insieme al suo compagno di squadra Dani Pedrosa, ha concluso:

Mi sarebbe piaciuto utilizzare i prototipi MotoGp ma, da regolamento, non avevamo abbastanza giorni per provare qui. Con queste moto è molto simile e questo test è stato importante. Correremo qui tra due mesi, in sella a moto diverse, ma almeno conosceremo già la pista”.

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