Mick Schumacher sulle orme di papà Michael: “Lui è il migliore, per questo è il mio modello”
Un cognome pesante e un confronto che, soprattutto dopo la vittoria nell'Euro Formula 3 – battendo il record di precocità del padre – appare sempre più inevitabile. Mick Schumacher, che l'anno prossimo dovrebbe correre in Formula 2 con il team Prema, è il nuovo astro nascente del motosport e i paragoni con Michael, il pilota più vincente nella storia della Formula 1, non possono che sprecarsi.
Una figura, quella del padre, fondamentale per il giovane pilota; è lui che lo ha iniziato ai kart, lui che lo ha accompagnato fino a quando il terribile incidente sulle nevi d Meribel non ha cambiato la loro vita. Una situazone che però non ha scoraggiato Mick Schumacher, deciso a diventare un campione ripercorrendo proprio le orme del su genitore.
Non ho problemi con i confronti con mio padre, anche altri campioni lo fanno perché lui è il migliore ed è per questo che è il mio modello – sono le sue parole in un documentario che si intitola "Schumacher: la prossima generazione" -. La storia che scritto insieme a Ross Brawn e Jean Todt è molto importante, parlo spesso con loro ed è interessante vedere come è andata allora in Ferrari. Mio padre è stato uno dei pochi a lavorare così a stretto contatto e in modo meticoloso con la sua squadra e anche io provo ad avere lo stesso approccio perché è la cosa migliore che puoi fare. Ricordo che da piccolo andavamo in pista con i kart anche quando era chiusa, quelli erano i momenti migliori. Poi mi ha chiesto se volevo farlo professionalmente o se sarebbe rimasto solo un hobby. Gli ho risposto che farlo di professione era quello che volevo.
Un percorso, quello del giovane figlio d'arte che sembra già tracciato; il successo nell'Euro Formula 3 ha acceso ancora di più i riflettori su Mick Schumacher che però non sembra avere alcuna fretta di bruciare le tappe. La marcia di avvicinamento alla Formula 1 sarà graduale e la partecipazione alla Race of Champions, al fianco di Vettel rappresentando la Germania proprio come suo padre, è l'ennesimo gradino da salire verso il mondo dei grandi. Il tedesco non ha paura del confronto con il padre e anzi è deciso a ricalcare il più possibile le orme di quello che è stato il più grande pilota di tutti i tempi.