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Mick Schumacher: “Senza mio padre non sarei qui. Test in Ferrari? Nessuna paura”

Il giovane tedesco non sente la pressione del debutto nella scuderia con la quale il padre divenne grande: “Quando mi hanno detto che sarei salito sulla Ferrari ero euforico, ma non sono spaventato. La F1? Il sogno di arrivarci ora è ancora più forte” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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La vita di Mick Schumacher è di fronte a una svolta: dopo aver conquistato il titolo di Formula 3, essere approdato in Formula 2 grazie al team Prema e aver guadagnato l'ingresso nella Ferrari Driver Academy, il tedesco è pronto ora a una nuova tappa della sua giovane carriera. Il figlio del sette volte campione del mondo, infatti, prima farà il suo debutto nella serie propedeutica alla Formula 1 e poi salirà al volante della Ferrari per la sessione dedicata ai rookie, replicando il giorno seguente con l'Alfa Romeo Racing.

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Per il tedesco nessuna pressione nonostante il debutto sulla SF90

Due tappe importanti quelle che vivrà il figlio d'arte più famoso del momento, ma dalle quali Mick Schumacher non sembra essere sconvolto: il tedesco, infatti, ha ammesso di non sentire più di tanto la pressione e anzi di essere abituato a convincerci fin da piccolo quando, per sfuggire all'interesse pressante dei media, gareggiava sui kart utilizzando il cognome della madre:

Ovviamente sono emozionato, quando mi hanno detto che sarei salito sulla Ferrari ero euforico. Non sono però spaventato da tutti questi esordi in pochi giorni, mi sento pronto e fiducioso. Cosa penso della F.1? Ho iniziato a scoprirla due anni fa, è più bella di quanto pensassi, le auto sono bellissime e veloci. Il sogno di arrivarci è ancora più forte – sono state le parole del giovane tedesco riportate dalla Gazzetta dello Sport -. Papà Michael? Non sarei qui senza l’ispirazione che mi ha dato, abbiamo posto le basi per essere qui fin dai tempi dei kart.

I consigli di zio Ralf

A seguire le tappe della sua crescita, come sempre, c'è la famiglia che non lo hai mai lasciato solo così come la storica manager di Michael Schumacher, Sabine Kehm, che lo supporta proprio come faceva con il padre. Oltre a loro, però, anche lo zio Ralf Schumacher, che corse in Formula 1 firmando anche lo storico podio proprio di fianco al fratello Michael, dispensa spesso consigli a Mick: "La sua ascesa dovrebbe essere un po' più tranquilla, dovrebbero prima lasciarlo crescere e maturare. Lui ha già dimostrato tutto il suo potenziale nel campionato di Formula 3, ma in Formula 2 tutto riparte da zero" sono state le sue parole al Kolner Express. Nuove sfide attendono il giovane Mick Schumacher, ma il tedesco non sembra essere spaventato da ciò che il futuro gli riserverà.

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