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MotoGP 2018, presentazione Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales il 24 gennaio

Il team ha scelto nuovamente Madrid per presentare i colori della moto 2018 e annunciare i programmi sportivi della nuova stagione.
A cura di Valeria Aiello
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Sarà nuovamente Madrid ad ospitare la presentazione delle nuove YZR-M1 di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Dall’arrivo di Movistar come title sponsor del team Yamaha, la presentazione del team si è sempre svolta in Spagna, due volte su tre a Madrid, nel 2015 e 2017, presso El Distrito Telefonica, mentre nel 2016 venne scelta la Torre Telefonica Diagonal di Barcellona. Tuttavia, per la nuova presentazione, è stato deciso che, per la prima volta, il palcoscenico non sarà un edificio dell’operatore telefonico.

La presentazione a Madrid

L’unveiling ufficiale si terrà mercoledì 24 gennaio presso il Matadero di Madrid, una struttura molto più centrale che, dopo la ristrutturazione, è stata adibita a centro eventi. Per Rossi e Vinales sarà la prima presa di contatto con la nuova M1 anche se, come l’esperienza insegna, durante la presentazione verrà svelata la nuova livrea ma difficilmente verrà mostrata la moto 2018. Il nuovo prototipo dovrebbe invece arrivare direttamente in Malesia, in occasione del primo dei tre test invernali. Dopo la giornata del 24 a Madrid il team Yamaha si sposterà infatti a Sepang dove dal 28 al 30 gennaio si terrà il primo test ufficiale del pre-campionato 2018.

Niente più dubbi, si riparte dal 2016

Dopo i test di Valencia successivi all’ultimo Gp e i recenti test privati a Sepang, i due alfieri Yamaha e anche il pilota Tech3 Johann Zarco hanno abbandonato l’evoluzione della moto 2017 per tornare alla base del 2016 per lo sviluppo della M1 2018. La stagione 2017, in termini di punti e vittorie, è stata infatti la peggiore dal 2007 per la Yamaha, quando i due piloti erano Rossi e Colin Edwards. A detta di Rossi, il principale problema della M1 2017 è stato lo scarso feeling su piste con poco grip o con temperature più alte. “Le prime tre gare erano fuori dall’Europa e c’era molta aderenza, in più in Qatar si correva di sera. Ma quando siamo rientrati in Europa sono iniziati i guai” ha riassunto il Dottore. “Ora è un momento delicato, da qui al 2018 la Yamaha deve fare il salto di qualità”.

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