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MotoGP, Valentino Rossi: ”La 24 Ore di Le Mans? Mi piacerebbe, magari con Alonso”

Il pesarese ai microfoni di Radio DeeJay ha parlato della stagione appena conclusa e del futuro: “La nuova Yamaha partirà dalla base 2016, con la 2017 abbiamo perso tempo. Smettere? Sì, è un momento che mi fa paura, ma penso di avere altri dieci anni per correre con le auto”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi ai microfoni di Radio DeeJay
Valentino Rossi ai microfoni di Radio DeeJay

Tappa milanese per Valentino Rossi che, rientrato dai due giorni di test Yamaha a Sepang, ha raggiunto gli studi di Radio DeeJay dove ha parlato della stagione appena conclusa e dei programmi futuri, a partire dal Monza Rally Show che lo vedrà protagonista questo fine settimana sull’autodromo brianzolo.

"La nuova Yamaha partirà dalla base 2016"

Archiviata una stagione tra alti e bassi e anche due infortuni, di cui il più grave alla vigilia del Gp di Misano, insieme al compagno di squadra Maverick Vinales e al francese del team Tech3 Johann Zarco, Valentino Rossi è ritornato in pista lunedì e martedì scorso per gli ultimi test Yamaha in ottica 2018. “I test? Sono andati bene, abbiamo provato la moto col telaio vecchio vecchio, quello del 2016, abbiamo deliberato e siamo tutti d'accordo che la 2017 era peggiore, però ancora dobbiamo aspettare di vedere come sarà la moto nuova, ci sarà qualcosa di interessante. La base di partenza però sarà la moto del 2016. Ora è un momento delicato, da qui a febbraio la Yamaha deve fare il salto di qualità”.

Cosa non ha funzionato con la moto 2017? Il problema è che è arrivato Viñales e lui con questa moto è andato subito forte, io appena l'ho provata non mi sono trovato bene. Ho pensato che magari, visto che era la fine della stagione, ero io a non essere in forma e abbiamo continuato con quel progetto. Ma è stato un errore perché abbiamo perso un sacco di tempo. Cosa non funzionava? Abbiamo fatto tante ricerche e secondo me la moto andava male dove c'era poco grip e faceva caldo. Le prime tre gare si correvano fuori dall'Europa e c'era molta aderenza, in più in Qatar si correva di sera. Poi rientrati a Jerez sono iniziati i guai".

È stata dura perché rompersi tibia e perone è farsi male molto. Mi era già successo al Mugello e dunque ero disperato per tre motivi: il dolore, il recupero lungo con l'operazione, il fatto che il campionato era definitivamente andato. Quest'anno è successo di farmi male due volte in allenamento, la prima mi era andata bene anche se mi sono fatto molto male perché il manubrio nella pancia mi ha causato anche un po' di sangue nei polmoni. Però era andata bene. Poi la caduta stupidissima a 30 all'ora in cui mi sono rotto la gamba”.

"24 Ore di Le Mans? Magari con Alonso"

Impossibile non parlare del futuro e del giorno in cui Rossi deciderà di appendere il casco al chiodo. “Il futuro della MotoGP senza di me? Quando accadrà qualcuno dei miei avversari sarà contento (ride…, ndr). Perché ho così tante attenzioni nel paddock? Non lo so, forse è un insieme di cose, ho avuto una carriera molto lunga e ho vinto tanto. E poi la gente si è innamorata, tanta gente che non seguiva la moto grazie a me ha iniziato a seguire”. C’è poi la paura di smettere, di cui ha parlato nelle ultime settimane.

Paura di smettere? Come nell'intervista al magazine tedesco ribadisco che certo, è un momento che mi fa paura, penso che avrò altri 10 anni per correre con le macchine, mi piacerebbe correre dei rally e la 24 Ore di Le Mans. La farà Fernando Alonso che sta con la mia ex Linda? Magari la corriamo insieme a lui. Un po' mi spaventa la vita normale, ma penso che in qualche modo ce la faremo. Fidanzate? Confermo che sono single. La vita del pilota si concilia molto difficilmente con le morose, quando si è alle gare mi piace stare da solo col mio team".

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