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MotoGP, come sta Jorge Lorenzo: nuovi controlli mostrano una seconda frattura

La risonanza magnetica ha confermato una frattura alla sesta vertebra dorsale, rivelando un’ulteriore frattura all’ottava. Per il pilota maiorchino si prospetta un lungo recupero. Puig: “Probabilmente porterà un busto per tre o quattro settimane, speriamo possa tornare a Brno”.
A cura di Valeria Aiello
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Un nuovo sfortunato incidente per Jorge Lorenzo. Dopo lo strike nella gara al Montmelò e highside nel test di Barcellona, il maiorchino è stato protagonista di una brutta caduta nelle fasi finali delle libere 1 del GP d'Olanda ad Assen. Il pilota maiorchino è scivolato a gran velocità alla curva 7, rotolando più volte nella ghiaia e rimediando una frattura alla sesta vertebra dorsale, come rivelato dalla Tac svolta all’ospedale di Assen, dove è stato trasferito dopo i primi controlli al centro medico del circuito.

Nuovi controlli mostrano una seconda frattura

Gli ultimi aggiornamenti sulle sue condizioni arrivano dal comunicato diffuso in questi ultimi minuti dal team Honda Racing. Il GP d'Olanda di Jorge Lorenzo è stato purtroppo interrotto da una caduta alla curva 7 durante le prove libere 1 – si legge nella nota – . Il cinque volte campione del mondo è caduto pesantemente e ha riportato una frattura stabile alla vertebra T6. Una risonanza magnetica eseguita successivamente ha rivelato una frattura trabecolare alla vertebra T8, confermando la frattura alla vertebra T6. Lorenzo tornerà presto in Svizzera, nella sua casa di Lugano, e inizierà tutti i trattamenti possibili per provare il rientro a Brno, dopo la pausa estiva.

Jorge Lorenzo negli istanti successivi alla caduta / MotoGP
Jorge Lorenzo negli istanti successivi alla caduta / MotoGP

A chiarire la situazione anche il team manager della Honda, Alberto Puig, a Dazn. “È un peccato che Jorge abbia avuto un incidente e si sia infortunato. Andrà a Barcellona, alla Clinica Dexeus, per avere un quadro migliore della situazione e continuare il trattamento come indicato dai medici. Una vertebra non è un mignolo, è qualcosa che ha bisogno di tempo – ha ammesso il manager spagnolo. Dopo la Tac all’ospedale di Assen, Lorenzo era stato trasportato nel vicino ospedale di Groningen, dove la possibilità di eseguire una risonanza magnetica era limitata.

Jorge sta bene, ha molto dolore, ma il problema è stato che a Groningen la capacità di fare una risonanza magnetica era molto limitata, perché il centro traumatologico è molto affollato – ha chiarito il dott. Angel Charte, il responsabile medico del campionato – . La Tac fatta ad Assen ha evidenziato una frattura alla sesta vertebra, per cui servirà fare una risonanza per vedere se altre vertebre sono interessate. Andrà a Barcellona dal dott. Caceres, con il quale ho appena parlato. Faranno una risonanza all’ospedale Dexeus Quiron e lì valuteranno la situazione. Il nostro pensiero iniziale è che non sarà necessario un intervento chirurgico, ma non possiamo saperlo fino a quando non avremo una risonanza magnetica.

Puig: "Servirà tempo, speriamo per Brno"

Ancora prematuro parlare di tempi di recupero ma la sensazione è che questi non saranno brevi. Lorenzo salterà questo weekend e sicuramente il prossimo, tra una settimana al Sachsenring, prima della pausa estiva. “La sua schiena avrà bisogno di tempo, ma, evidentemente, saranno gli specialisti che dovranno giudicare – ha ripreso Puig – . Verrà fatto tutto quello che si può e si deve fare, a nessuno piace arrendersi e nessuno vuole farlo, cadi e ti alzi e questo è ciò che farà Jorge. Probabilmente porterà un busto per tre o quattro settimane, speriamo possa tornare a Brno”.

Un calvario che non vede ancora la parola fine per Lorenzo, che dal GP di Aragon 2018 sta purtroppo collezionando infortuni, operazioni e battute d'arresto che gli stanno impedendo di riconquistare la perfetta forma fisica dal mese di settembre dello scorso anno. Assen è anche un circuito complicato per Lorenzo, dove nel 2013, sotto la pioggia battente del secondo turno, venne lanciato in aria all'uscita della curva 13. La diagnosi di allora fu una frattura scomposta della clavicola sinistra in tre parti. Il maiorchino aveva subito un intervento chirurgico d'urgenza a Barcellona, alle 2 del mattino, dove gli è stata fissata una piastra in titanio con otto viti, ed era tornato ad Assen, correndo a denti stretti il GP, chiuso con uno stoico 5° posto.

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