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MotoGP, Lorenzo: “Il ‘calcio’ di Rossi alla signora? Troppa gente nel paddock”

Il maiorchino ha detto la sua sullo spiacevole episodio che ha visto coinvolto il Dottore e una tifosa nel paddock di Valencia: “Limiterei l’accesso delle persone. Prima potevo muoversi e stare più nel paddock. Ormai è impossibile, sia per me che per i piloti più conosciuti”.
A cura di Valeria Aiello
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Settimana ricca di impegni per Jorge Lorenzo che vinto il suo ultimo GP con la Yamaha e fatta la prima presa di contatto con la Ducati nei test di Valencia, attraversa il periodo di transizione che lo catapulterà definitivamente a Borgo Panigale. Restano poco meno di due mesi alla scadenza del contratto che lo lega alla casa dei Tre Diapason, durante i quali il maiorchino potrà riflettere sulle sensazioni avute in sella alle GP16 e GP17 senza però parlarne apertamente, in virtù di quell’obbligo contrattuale che scadrà il 31 dicembre.

Jorge Lorenzo firma autografi nel paddock / GettyImages
Jorge Lorenzo firma autografi nel paddock / GettyImages

Fino ad allora, Lorenzo è un pilota Yamaha e continuerà a muoversi come tale, come accaduto ieri in occasione di un evento a Madrid organizzato dallo sponsor Zopo. Tra le diverse domande, al cinque iridato è stato anche chiesto dello spiacevole episodio dello scorso fine settimana che ha riguarda Valentino Rossi e l’incidente avuto nel paddock di Valencia con la signora Ana Cabanillas Vazquez. La reazione del pesarese che transitava con il suo sccoter è stata ripresa in un video che, finito in rete, ha creato non poche polemiche. Senza giudicare il comportamento di Rossi, Lorenzo ha sottolineato le difficoltà che incontrano i top rider nel muoversi nel paddock nei fine settimana di gara per le tante persone presenti, specialmente in alcuni circuiti.

A mio parere, non so perché ci siano tante persone nel paddock, ma immagino che Dorna abbia le sue ragioni – ha detto Lorenzo, come riportato da Marca – Il paddock è sovraffollato. È molto difficile per i piloti, soprattutto quelli più noti, muoversi nel paddock. Io resto nel box o nel mio motorhome. Prima invece potevo stare più nel paddock, parlare con la gente, con gli amici, con persone di altri team, ma è una cosa ormai impossibile, sia per me che per i piloti più conosciuti.

Una delle cose che vorrei cambiare e, ripeto, è un mio parere, è limitare l’accesso di troppa gente nel paddock. In realtà è un disagio per tutto il fine settimana”.

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