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Marquez: “Perdere con Valentino mi farebbe meno male”

“Senza fare rumore si è preso il secondo posto” dice il quattro volte iridato di Cervera, dove ha inaugurato un nuovo Official Fan Club.
A cura di Valeria Aiello
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Il calore di Cervera per Marc Marquez e un po’ come quello di Tavullia per Valentino Rossi. Nominato Figlio Prediletto dal comune catalano che gli consegnato le chiavi della città, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Official Fan Club, ha omaggiato il campione spagnolo con una parte del museo civico per esporre le moto e altri oggetti del quattro volte iridato. Nel suo paese, alle bandiere con il numero 93 si sono aggiunte quelle con il 12 del fratello Alex che condivide l’abbraccio affettuoso della città natale. Intervistato da Gazzetta dello Sport, Marc Marquez ha raccontato dei festeggiamenti a Cervera e ha precisato la questione legata alle polemiche sulla residenza ad Andorra: “Vado ad abitare ad Andorra, dove ho comprato una casa, ma per ora non lascio la residenza in Spagna. Quindi semplicemente vado ad abitare anche là” ha spiegato il campione spagnolo che ha parlato anche dei suoi avversari, del suo stile di guida e di Valentino Rossi.

“Perdere con Rossi farebbe meno male”

Dopo una stagione chiusa con 13 vittorie e 14 podi su 18 round, il campione di Cervera parla dei suoi avversari e di Valentino Rossi. “Si è visto quest’anno: non ha fatto molto rumore, ma si è preso il secondo posto” dice Marquez che sugli spagnoli aggiunge: “Nel 2013, quando Lorenzo era al 100 per cento era molto difficile da battere. Anche Dani Pedrosa quando ha il giorno giusto è un osso duro. Ma Valentino, con la sua esperienza…”. Se proprio dovesse perdere, l’avversario che farebbe meno male tra i top rider, “Dovrei dire il compagno di squadra, per la Honda” dice Marquez che sulla vittoria del pluricampione pesarese ammette “Ma sì, Valentino è sempre diverso. È stato il mio idolo e quando vince sembra che tutto il mondo sia contento. Mah… Vediamo. Speriamo che questo momento non arrivi”.

“Valentino ha fatto un passo in avanti per cambiare”

Dal 2013 al 2014 è cambiato il modo di guidare. Anche Valentino ha fatto un passo in avanti per cambiare. Usavo questo stile, con la moto di traverso in entrata di curva, in Moto2 ma anche un po’ in 125. Quando ho provato la MotoGP all’inizio facevo fatica, non ci riuscivo. Quest’anno ci sono riuscito meglio” sottolinea lo spagnolo che sull’emozione di essere campione per la seconda volta in MotoGP e la possibilità di centrare il terzo titolo in classe regina nella prossima stagione conclude: “Il prossimo anno avrò 22 anni e ho lavorato per essere davanti. Lo vogliono tutti quelli che corrono. Devi usare questo momento. Magari l’anno prossimo o per cinque anni non vinci più e non lo puoi fare”.

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