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Marquez: “Mugello pericoloso per i tifosi? Non accadrà nulla”

Il 22enne di Cervera rassicura i suoi tifosi italiani e dà la colpa ai social network: “Al computer tutti possono quello che vogliono, ma in circuito le cose saranno diverse”. Punzecchiato da Stoner dopo il passaggio dell’australiano in Ducati, replica: “Casey rilascia dichiarazioni solo perché vuole che si parli di lui”.
A cura di Valeria Aiello
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Nei giorni scorsi i tifosi italiani di Marc Marquez avevano informato della loro decisione di disertare il prossimo Gp d’Italia al Mugello perché ritenuto pericoloso per le possibili minacce o scontri che potrebbero scoppiare durante il weekend sul circuito toscano. I toni accesi del comunicato erano però sembrati quasi fuori luogo dal momento che neppure a Valencia, ultimo gran premio della passata stagione ritenuto a rischio per le vicissitudini dello scontro di Sepang tra Valentino Rossi e Marc Marquez, si erano verificati particolari episodi. “Finché si continua a buttare benzina sul fuoco – e non parliamo solo di giornalisti e comuni tifosi – non ce la sentiamo di correre rischi” scrivevano i fans italiani del 22enne di Cervera sulla pagina Facebook del fan club. Ma nel corso della settimana, a tornare sull’argomento è stato proprio Marc Marquez che parlando a Motocuatro, a margine di un evento promozionale sul circuito di Castellolì, nei pressi di Barcellona, insieme al teammate Dani Pedrosa, ha sostituito alla paventata benzina, una certa dose di acqua con cui provare a spegnere i toni di un’interminabile polemica.

Si è raggiunto un punto limite, ma alla fine penso che i miei tifosi possano andare al Mugello perché non credo, o almeno spero, che non succederà niente – ha dichiarato il pilota catalano.

Marquez non ha mancato di sottolineare come attraverso i social network sia stato possibile esprimere la propria opinione sull’avvelenato epilogo del mondiale, contribuendo però ad esasperare la situazione.

Attraverso un computer tutti possono dire tutto, tutti possono modificare la situazione. Ma alla fine, chi va in circuito è il vero fan che va a vedere le moto per godersi lo spettacolo e penso che, come in qualsiasi sport, ci si va per godersi festa o spettacolo. Così come non è accaduto nulla a Valencia, non accadrà nulla in futuro. I tifosi vanno in circuito per vedere uno spettacolo e noi corriamo affinché possano goderselo, ed è questa la cosa importante.

Nascosto dietro una schermo del computer chiunque può scrivere, dare la propria opinione e dire quello che vuole – ha aggiunto Marc – È una cosa difficile da fermare, ma quando si inizia a correre comincia il bello, inizierà lo spettacolo e si ricomincerà a riparlare di moto che è quello che facciamo in questo mondo.

Tra i temi toccati dallo spagnolo, la recente controversia tra Casey Stoner e la Honda, per cui l’asso australiano aveva dichiarato di aver lasciato HRC dopo un certo numero di problemi durante la collaborazione come tester della RC213V, tanto da credere che lo stesso Marquez si sentisse minacciato dal suo lavoro, dopo anche il rifiuto arrivato da HRC quando si l’australiano era detto disponibile a tornare in gara ad Austin sostituire l’infortunato Pedrosa. Dalla sua, Marquez ha provato a difendersi dalle accuse, etichettando di opportunismo le dichiarazioni rilasciate da Casey.

Stoner? Sembra che rilasci certe dichiarazioni solo perché vuole che si parli di lui, e allora… non gli passerò nuovamente la palla – ha concluso.

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