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MotoGP, Meregalli: “Valentino Rossi? Ormai non mi sorprende più”

Il direttore sportivo del team Yamaha sul rientro lampo del pesarese ad Aragon: “Lo ha fatto soprattutto per passione. È per questo che continua ad andare avanti e a un livello così alto”.
A cura di Valeria Aiello
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L’impresa di Valentino Rossi ad Aragon continua a far parlare. Nessuno si aspettava che il campione di Tavullia decidesse di rientrare così presto ma soprattutto nessuno pensava che in qualifica centrasse la prima fila e poi mettesse in scena una gara monstre che lo ha visto viaggiare nella scia del fuggitivo Jorge Lorenzo per 12 giri. Alla fine, in sella a una Yamaha che nella seconda parte di gara “spinnava troppo” e con la spia delle condizioni fisiche accesa, Rossi ha chiuso quinto al traguardo a soli 5,8 secondi dal vincitore Marc Marquez.

Il direttore sportivo del team Yamaha Massimo Meregalli / GettyImages
Il direttore sportivo del team Yamaha Massimo Meregalli / GettyImages

Meregalli: “Vale? Non mi sorprende più”

Ennesima impresa straordinaria che però non ha stupito più di tanto il direttore sportivo del team Yamaha, Massimo Meregalli. “Ormai Valentino non mi sorprende più, perché con lui non sai mai cosa può succedere  – ha detto del proprio pilota a Motogp.com. Dopo l’incidente con la moto da enduro, Meregalli era convinto che Rossi sarebbe tornato per il Gp del Giappone, solo successivamente ha cominciato a pensare che potesse anticipare il rientro. “Ho visto il suo primo test a Misano con la R1. Avvertiva dolore ma non era forte. Il giorno dopo ha guidato per 25 giri, con meno dolore. Era già un long run ed era soddisfatto”. Poi la decisione di partire per Aragon, dopo anche i riscontri positivi del dottor Raffaele Pascarella, lo specialista che lo ha operato e visitato prima della partenza, e la visita medica obbligatoria per ottenere l’idoneità a gareggiare.

Rientro lampo per… passione

Nelle settimane trascorse dall’incidente al ritorno in pista, Rossi ha lavorato al recupero sottoponendosi a fisioterapia per sei ore al giorno e allenandosi in palestra per non perdere il tono muscolare. Ma cosa ha spinto Rossi a rischiare il rientro ad appena 24 giorni dalla frattura di tibia e perone della gamba destra? “La sua passione soprattutto. Ecco perché continua ad andare ad andare avanti, e a un livello così alto. A mio avviso è stato meglio un rientro in anticipo, perché in MotoGP se perdi più gare, poi dovrai abituarti alla velocità. Per me è stata la decisione giusta” ha concluso Meregalli, confermando che, prima delle speranze di riacchiappare un mondiale in cui è difficile credere ancora, Rossi abbia voluto ribadire l’istinto del pilota. Poi vengono i calcoli. Valentino ora è a -56 punti dalla vetta quando ne restano solo 100 da assegnare. Il ritardo in campionato non sembra però interessargli granché. L’importante sarà esserci e “poter lottare per il podio” senza pensare a punti, campionato o al compagno di squadra Maverick Vinales che, con un ritardo di 28 punti dalla vetta, è ancora in lotta ma che, per rimontare, potrebbe aver bisogno anche del suo aiuto.

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