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MotoGP, Petrucci: “Far passare Dovi? Non ha bisogno del mio aiuto”

Reduce dal podio di Motegi, Danilo è carico in vista della gara di Phillip Island: “Sicuramente non voglio creare problemi ma non abbiamo nessun team order in questo momento. Ognuno farà gara a sé ma credo che Dovi possa farcela tranquillamente da solo”.
A cura di Valeria Aiello
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Danilo Petrucci durante la conferenza stampa di Phillip Island / Getty Images
Danilo Petrucci durante la conferenza stampa di Phillip Island / Getty Images

Reduce dal terzo posto nella gara di Motegi, Danilo Petrucci è determinato a continuare a lottare contro i migliori anche a Phillip Island, terz’ultimo round in calendario. “Non ho niente da perdere” ha chiarito in ternano del team Pramac Ducati nel corso della conferenza stampa della vigilia, in cui ha analizzato la sua ultima gara e anticipato le sensazioni in vista del Gp d’Australia di questo weekend.

Petrucci: “Non ho niente da perdere”

Con previsioni meteo incerte per il fine settimana, Petrucci è tra i pochi a sperare in un’altra gara bagnata: “Penso che potrei essere uno dei piloti più contenti se domenica piovesse anche se preferirei un weekend completamente asciutto perché ho sofferto molto freddo nella sessioni a Motegi. Comunque sono felicissimo di essere qui perché è uno dei tracciati che preferisco. Arrivare qui a 5 giorni dal mio ultimo podio è una bella sensazione. Non ho niente da prendere e non ho così tanta pressione sulle spalle. Qui a Phillip Island non ho mai avuto risultati molto buoni. Le curve lunghe non mi aiutano per quanto riguarda il consumo delle gomme ma quest’anno è un po’ diverso. Mi piace molto questa pista e vorrei rimanere davanti, nella parte alta della classifica, posso essere veloce anche sull’asciutto ma siamo pronti per tutte le condizioni. Non abbiamo paura di nulla in questo momento”.

“Dovi-Marquez? Duello imprevedibile”

Dopo la gara di domenica a Motegi, Petrucci ha ammesso di essersi divertito a guardare il duello tra Dovizioso e Marquez: “Avevo il posto migliore per godermi lo spettacolo e la gara, anche perché mi sono davvero divertito a guardare e a correre gli ultimi sei giri. Negli ultimi sei giri ho deciso di lasciare un po’ il passo a Marc e Dovi, mi sono reso conto che non potevo gareggiare per fare primo ma per il podio sì, e mi sono goduto questa parte della gara. Quando sono uscito dall’ultimo tunnel non avevo idea di chi avrebbe vinto la gara, perché si è deciso tutto solo nel rettilineo finale. Quando ho visto Dovi nell’ultima volata è stato incredibile e anche divertente. Avevo il posto d’onore per osservare il duello. Ad ogni modo per la prossima gara spero bene ma non sono ossessionato dalla vittoria. Mi piace stare in questa prima parte della classifica e penso che la vittoria arriverà, non ci sto a pensare troppo. Credo che sia una progressione normale, che fa parte della mia crescita, quindi sono felice così”.

“Far passare Dovi? Non ha bisogno del mio aiuto”

In molti hanno pensato che in Giappone, una volta superato da Marc Marquez, il ternano abbia aiutato Dovizioso lasciandosi sorpassare. “Non mi sono fatto passare da Dovi – ha spiegato Petrucci – Avevo una traiettoria diversa, ho frenato più forte e sono andato un po’ più largo e ho visto dopo Dovi e Marc che frenavano un po’ dopo e che stavano sull’interno. Quindi è stato un sorpasso normale. Non credo che Dovi abbia bisogno del mio aiuto anche perché il 99% delle volte è più veloce, sia nelle qualifiche che in gara, e non abbiamo dei team order in questo momento. Quindi penso che Dovi possa farcela tranquillamente da solo perché è molto veloce. Sicuramente non voglio creargli problemi, né a lui né a tutti gli altri piloti, al momento non abbiamo alcuna indicazione dal team e gareggiamo come tutti ognuno per sé”. Infine, dai social una domanda sul koala con cui è stato fotografato e la barba lasciata incolta: “Mi sono fatto la barba stamattina e guarda il risultato- scherza – Sinceramente è prima del Giappone che mi sono fatto la barba, poi non me la sono fatta più. Per me è normale, la cosa più divertente è che stamattina un piccolo canguro, quando ha cercato di baciarmi, quando ha sentito la barba.. si è spostato immediatamente. Anche per un canguro è difficile baciarmi”.

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