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MotoGP, Petrucci: “Senza contratto non sono libero come vorrei”

Per il rinnovo con la Ducati manca l’intesa sui soldi. Il ternano: “Per avere quello che voglio servono certi risultati ma con Dovizioso non posso fare cose azzardate. Dovremo parlare per definire le prossime gare”.
A cura di Valeria Aiello
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Danilo Petrucci / Ducati
Danilo Petrucci / Ducati

Per rinnovare il contratto a certe condizioni servono certi risultati, ma la situazione interna della Ducati rischia di mandare in confusione Danilo Petrucci. Il ternano ha chiuso al sesto posto la gara di Assen dopo aver subito il sorpasso di Franco Morbidelli che lo ha infilato nel finale. Significativa una sua frase nel post-gara (“Secondo me dovremo parlare per definire quello che si farà nelle prossime gare”) che ha messo in evidenza come, dopo Le Mans, anche in Olanda non abbia potuto attaccare serenamente Dovizioso, pagando con una posizione le troppe attenzioni nei confronti del compagno di squadra. “Devo stare molto attento con Dovizioso: lui è secondo nel mondiale e l’obiettivo è vincere il titolo con lui. Così ho sempre dei dubbi se fare un sorpasso azzardato. Per non attaccarlo, non mi sono coperto le spalle, e Morbidelli mi ha passato” le parole di Petrucci subito dopo il GP.

Petrucci: "Senza contratto non sono libero come vorrei"

Per Danilo, che arriva al Sachsenring terzo in campionato a soltanto 8 punti da DesmoDovi, in ballo c’è il rinnovo del contratto, ma a Borgo Panigale si discute sulle cifre. “Non siamo d’accordo sui numeri – ha confermato a Gazzetta dello Sport – . Per avere quello che voglio nel 2020, devo ottenere certi risultati nel 2019. Ma è una situazione molto complicata da gestire, non mi conviene dire quali sono i termini del rinnovo: sono tra l’incudine e il martello”.

Una situazione che, in ogni caso, lo mette nella condizione di non essere libero con la testa. In Ducati, per adesso, non ci sono ordini di scuderia, ma se c’è da rischiare un po’ di più, Danilo non può fare quello che farebbe contro qualsiasi altro pilota. “Non mi hanno detto di stare dietro, ma soltanto di non fare cose azzardate. Sono in una posizione un po’ strana, diciamo che nessuno si aspettava che fossi terzo e in lotta per il titolo. Ecco perché dico che dobbiamo parlarci per definire le prossime gare”.

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