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MotoGP, Valentino Rossi sul podio a 23 anni dall’esordio nel Mondiale

Il pesarese 2° in Argentina nel giorno dell’anniversario del suo debutto nel Mondiale: “Un’altra era, c’era ancora il bianco e nero”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi in Argentina / MotoGP
Valentino Rossi in Argentina / MotoGP

Ho rivisto le immagini della mia gara di debutto, erano altri tempi, c’era ancora il bianco e nero in tv – scherza Valentino Rossi, secondo in Argentina nel giorno del 23 anniversario del suo debutto in classe 125.

Sul podio a 23 anni dall'esordio, e sono 233

Era il 31 marzo, quando il pesarese faceva il suo esordio nel Motomondiale, in sella all’Aprilia RS125R, prendendo parte alla gara di apertura della stagione 1996, in Malesia, sul circuito di Shah Alam. In quella gara Valentino, ancora 17enne, conquistò subito i suoi primi punti iridati, chiudendo sesto alla bandiera a scacchi a 7’’ dal vincitore. “Nella prima parte della mia carriera ho vinto molte gare e campionati ma si arriva a un punto in cui diventa più difficile perché arrivano nuovi piloti giovani e molto forti, per cui serve fare una scelta. Puoi scegliere di restare a casa, a guardare i tuoi trofei, ed essere felice per questo, oppure decidere che preferisci continuare a lottare perché ti diverti, e questo è il mio caso”.

Dal suo esordio nel Mondiale, Rossi ha conquistato almeno un podio. In totale sono 233, 197 in classe regina, con il traguardo dei 200 ormai vicino. Il 2° posto in Argentina, dopo l’affondo all’ultimo giro contro Andrea Dovizioso, è servito a cancellare l’amarezza delle ultime due gare della scorsa stagione. “Potevo giocarmela ma sono caduto in entrambe, ci è voluto un po’ per riprendermi – ha ricordato Valentino che mancava dal podio al 2° posto dello scorso anno in Germania e tornato ad essere terzo nel Mondiale. “Va bene essere dietro a Marquez e Dovizioso che sono i favoriti e credo che dobbiamo ragionare di gara in gara. Ci sono ragazzi nuovi che lavorano nel team, un po’ giapponesi e un po’ italiani, e stiamo lavorando forte, però la sfida è molto difficile”.

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