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MotoGP, Valentino Rossi teme: “Il nuovo motore non risolve i problemi”

Primo giorno di test a Jerez complicato per il pesarese, solo 17° a fine giornata dopo anche un guaio tecnico: “Ho sentito uno strano rumore e mi sono fermato. Con Vinales siamo d’accordo sulla scelta del propulsore con più freno motore ma la Yamaha deve capire che non basta per andare forte come i primi”.
A cura di Valeria Aiello
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Primo dei due giorni di test sul circuito di Jerez de La Frontera e programma di lavoro che per la Yamaha è ripartito da quello svolto a Valencia, cioè le prove comparative tra due diverse specifiche di motore per decidere su quale puntare in vista del 2019. Per il momento sia Valentino Rossi che Maverick Vinales sembrano preferire la stessa specifica ma, al netto di quella che pare una scelta condivisa, il pesarese teme che, nonostante il nuovo propulsore, la M1 non abbia fatto quello step in avanti in termini di passo gara.

Rossi: "Il nuovo motore non risolve i problemi"

Vinales ha chiuso il day 1 con il quarto tempo mentre Rossi è rimasto nelle retrovie, solo 17° a fine giornata dopo anche un problema con le gomme e un guaio tecnico che lo ha costretto a fermarsi in pista. “Alla fine la mia posizione è pessima, anche perché abbiamo avuto qualche problema con le nuove gomme e non sono riuscito a fare il time attack  – ha ammesso il Dottore ai microfoni di MotoGP.comStiamo cercando di decidere quale specifica di motore scegliere e, secondo me, la situazione è abbastanza chiara ma, da quello che sento, non mi sembra che faccia molta differenza”. Se non altro, sia lui che Vinales sembrano concordare sulla scelta: “Con Maverick siamo abbastanza d’accordo, anche a me piace quello con più freno motore, il problema è che non abbiamo fatto quello step in avanti da poter dire che andiamo forti come i migliori. Soffriamo in termini di passo, le Ducati e le Honda sono più veloci ma mi sembra che lo siano anche le Suzuki”. Quando poi gli è stato chiesto del guaio tecnico che lo ha costretto a fermarsi in pista ha aggiunto: “Sono partito con una gomma nuova ma ho sentito uno strano rumore e mi sono fermato. Se si è trattato un problema del motore? Non saprei, sinceramente non so cosa sia successo”.

"La Yamaha deve capire che questo non basta"

Diversamente da Vinales che ha parlato di passi in avanti anche dal punto di vista del passo gara, Rossi è convinto che il miglioramento di oggi dipenda principalmente dalle temperature avute in pista: “Secondo me andiamo molto meglio rispetto alla gara, ma perché fa molto più fresco. Poi, storicamente, si sa che a Jerez d’inverno tutti volano, ma poi d’estate si fa molta più fatica” le parole del campione di Tavullia come riportate da Motorsport.com. “Vinales è stato un po' più veloce di me, anche se devo ancora guardare tutti i fogli per capire i passi. Però mi sembra che le Ducati, Marquez e le Suzuki vadano un pochino più forte di noi a livello di passo. Più o meno siamo lì dove eravamo nel 2018. La Yamaha deve avere chiaro che questo non basta: se corriamo domani siamo quinti o sesti, ma non lottiamo per la vittoria”. Infine, sull’incontro speciale della Safety Commission per discutere delle condizioni dell’asfalto di Jerez e dell’eventualità che il circuito debba essere riasfaltato o meno in vista della gara ha concluso: “La pista è molto rovinata in un sacco di punti, quindi alle sei e mezza andremo là e vediamo cosa diranno anche gli altri piloti, perché una situazione difficile”.

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