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Nicky Hayden è morto dopo un incidente in bici

Nicky Hayden, i funerali lunedì nella Cattedrale di St. Stephen a Owensboro

La camera ardente verrà allestita da domani alla Haley-McGinnis Funeral Home nella sua città natale in Kentucky. Istituito un fondo per le donazioni per aiutare i bambini della comunità locale.
A cura di Valeria Aiello
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La famiglia di Nicky Hayden ha reso nota la data dei funerali del pilota americano, morto lunedì scorso all’ospedale Bufalini di Cesena dove era ricoverato in seguito a un tragico incidente mentre si allenava in bici sulle strade di Misano Adriatico. Kentucky Kid era in Romagna per qualche giorno di relax dopo la gara di Imola, in vista della successiva tappa del campionato Superbike, a Donington, dove avrebbe riacceso la sua Honda.

Lunedì i funerali

La salma del pilota è stata trasferita con un volo privato negli Usa e riportata a Owensboro, in Kentucky, la sua città natale, dove la camera ardente verrà allestita dalle ore 14:00 alle 20:00 di domenica 28 maggio alla Haley-McGinnis Funeral Home. I funerali verranno celebrati a mezzogiorno di lunedì 29 presso la Cattedrale di St. Stephen e saranno trasmessi in diretta sulla fan page di Nicky Hayden su Facebook. La famiglia ha istituito un fondo per le donazioni, il “Nicky Hayden Memorial Fund” in collaborazione con la Green River Area Community Foundation che aiuta i bambini in difficoltà della comunità locale.

Il ricordo della famiglia

A stringersi nel dolore, i suoi genitori, Earl e Rose, i suoi fratelli Tommy, Jennifer, Roger e Kathleen, la sua fidanzata Jacqueline Marin, i nipoti e le tante zie, zii e cugini della famiglia Hayden. ”Amava i bambini ed era uno zio modello, amici e parenti dicevano che non era mai stato così felice come dopo aver incontrato la fidanzata Jackie” ha ricordato la famiglia nel necrologio, ripercorrendo la carriera di Hayden, dai primi successi nell’Ama Supersport e Ama Superbike all’approdo in MotoGp e la realizzazione del sogno di una vita con il titolo di campione del mondo MotoGP, nel 2006, fino al passaggio, lo scorso anno, in Superbike con il team Ten Kate. “Lungo il suo percorso, il suo carisma ha conquistato folle di fan in tutto il mondo, mentre la sua dedizione e professionalità hanno guadagnato il rispetto e l’ammirazione delle squadre, avversari e compagni di squadra. Coloro che lo conoscevano meglio, lo ricordano per la sua generosità, la sua gentilezza e il senso dell’umorismo. Il suo famoso sorriso non era mai staccato da quello che pensava e aveva sempre avuto il tempo di dedicarsi agli altri, anche se non li conosceva”. Come tanti altri sportivi e piloti, Hayden amava la bici e quel pomeriggio si stava allenando da solo, quando all’incrocio di Ca’ Raffaelli e via Tavoleto è stato travolto da un’auto guidata da un 30enne di Morciano, finendo scaravento sul parabrezza e poi sull’asfalto. Il grave trauma riportato nell’impatto e il conseguente danno cerebrale non ha permesso ai medici del reparto di neurochirurgia, tra i più specializzati del territorio di intervenire. Il giorno dopo la scomparsa, nel desiderio espresso da Hayden, la famiglia ha autorizzato la donazione degli organi.

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