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Raikkonen, rinascita a suon di podi: è il suo miglior inizio dal ritorno in Ferrari

Dal 2014, anno in cui il finlandese è tornato a correre per la scuderia di Maranello, non era mai salito sul podio 3 volte su quattro disputate: lui e Hamilton sono gli unici due piloti ad esserci riusciti in questo avvio di mondiale 2018.
A cura di Matteo Vana
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Kimi Raikkonen - LaPresse
Kimi Raikkonen – LaPresse

L'Azerbaijan costa di nuovo molto caro a Sebastian Vettel: se l'anno scorso la ruotata aveva suscitato polemiche e un vantaggio psicologico per Hamilton consentendo però al tedesco di uscire da Baku con un vantaggio addirittura incrementato in classifica, stavolta è stato il rischio preso dal tedesco – e la foratura di Bottas – a condannare il pilota del Cavallino che, nonostante una macchina migliore, si ritrova dietro l'inglese di 4 punti. La mancata vittoria di Vettel, però, è mitigata dal 2° posto conquistato da Kimi Raikkonen: il finlandese, autore di una grande rimonta dopo essere finito nelle retrovie in seguito al contatto al primo giro con Ocon, ha chiuso alle spalle di Hamilton permettendo alla Rossa di tornare in testa al mondiale costruttori con 4 punti di vantaggio sui rivali della Mercedes.

Il miglior inizio dal ritorno in Ferrari

Una solidità, quella mostrata da Raikkonen in questa prima parte di stagione, che in pochi avrebbero immaginato: il pilota della Rossa sta facendo ricredere tutti a suon di podi conquistati visto che quello ottenuto a Baku è il terzo su quattro gare disputate, unico pilota insieme ad Hamilton a riuscire nell'impresa. Una rinascita confermata dai numeri: dal suo ritorno in Ferrari, datato 2014, mai il finlandese era riuscito a partire così bene. Per ritrovare una stagione simile bisogna andare indietro fino al 2007, il suo anno magico in cui si laureò campione quando riuscì a conquistare la vittoria all'esordio accompagnata poi da un doppio terzo posto e dal ritiro in Spagna, e al 2008 in cui d vittorie ne arrivarono addirittura due nei primi 4 GP. Manca l'acuto, quella vittoria che rincorre ormai da 5 anni, ma il suo rendimento è tornato in linea con quegli standard che lo incoronarono campione del mondo.

Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel - LaPresse
Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel – LaPresse

Sognare il mondiale non è un azzardo

Una rinascita dimostrata anche in qualifica: a Baku ha mancato la prima fila per un errore all'ultima curva altrimenti avrebbe scritto un altro record visto che mai, da quando corre in Formula 1, era riuscito a scattare dalle prime due caselle dello schieramento per quattro volte consecutive fermandosi a tre, eguagliando se stesso, proprio a causa della scodata in Azerbaijan. A pesare sulle speranze mondiali è soprattutto il ritiro in Bahrain, quando fu coinvolto nell'incidente al meccanico Ferrari durante il pit stop, mentre lottava per il podio. Il distacco da Vettel è di 18 punti, le gerarchie, almeno finché il tedesco sarà davanti nel mondiale, sono già stabilite ma il sogno di Raikkonen è più vivo che mai; il bene della squadra viene prima di tutto, il finlandese è un pilota esperto e sa che dovrà evitare comportamenti scorretti nei confronti del compagno di squadra, ma con un rendimento del genere il finlandese può sperare di rimanere in scia al tedesco approfittando di eventuali errori per rosicchiare punti. "Nel 2018 voglio lottare per il campionato" aveva assicurato prima dell'inizio del mondiale e con questi risultati nulla sembra essere precluso all'ultimo campione del mondo targato Ferrari.

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