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Rosberg accusa la Ferrari: “Hanno usato Raikkonen per far vincere Vettel”

Il tedesco sulla strategia della Rossa in Australia: “Kimi aveva poche possibilità di superare Lewis Hamilton così lo hanno fatto fermare in anticipo”.
A cura di Matteo Vana
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Nico Rosberg - Getty images
Nico Rosberg – Getty images

La stagione di Formula 1 è appena iniziata e con essa anche le polemiche: in Australia, infatti, è arrivato il trionfo Ferrari grazie a Sebastian Vettel, capace grazie alla strategia del muretto di riuscire a superare Hamilton tenendo il campione del mondo in carica alle spalle fino al traguardo. Una mossa, quella del Cavallino, che però non è piaciuta più di tanto a Kimi Raikkonen, 2° in griglia di partenza e all'inseguimento proprio di Hamilton durante le prime fasi di gara.

Il campione del mondo 2006 sulla strategia Ferrari

Il finlandese, in un team radio con il proprio ingegnere di pista, si è lasciato andare criticando la scelta del box di farlo fermare prima di Vettel e di non averlo avvisato poi che il tedesco doveva ancora effettuare il proprio pit stop. "Non fregatemi con queste cose" è stato il laconico commento mentre era al volante della SF71H; un caso che è poi rientrato a fine gara con il campione del mondo 2007 a spegnere l'incendio. A soffiare sulle ceneri, però, ci ha pensato Nico Rosberg; il tedesco, infatti, è convinto che la Ferrari abbia usato il pilota finlandese per far vincere Vettel.

La Ferrari sapeva che Kimi aveva poche possibilità di superare Lewis Hamilton così lo ha fatto fermare in anticipo – ha raccontato sul proprio canale Youtube nella consueta recensione della gara -.  Povero Kimi, usato per contribuire alla vittoria di Vettel. Ma lui non avrebbe vinto in ogni caso, quindi è assolutamente comprensibile che la Ferrari abbia provato in questo modo.

Secondo l'ex pilota della Mercedes, quindi, è stata una precisa scelta della Ferrari quella di far rientrare il finlandese prima del tedesco per favorire il vice campione del mondo nel duello mondiale con Lewis Hamilton. A cambiare le cose, però, è stata in realtà la virtual safety car: senza di essa, infatti, Vettel non sarebbe mai riuscito ad uscire davanti a Hamilton accontentandosi al massimo del secondo posto dietro all'inglese.

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