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Rossi: “Vinales? Sarà dura” Lorenzo: “Bodyguard? Per me ok” Marquez: “Non lo voglio”

Diversi i temi della conferenza stampa del Mugello, dai colpi di mercato alle misure di sicurezza rafforzate per i due spagnoli. il maiorchino: “Qui ci sono molti tifosi e non si può mai sapere” Differente il punto di vista di Marc: “I tifosi mi chiedono foto e autografi, ho già detto a Dorna che non ne ho bisogno”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi parla durante la conferenza stampa / MotoGp.com
Valentino Rossi parla durante la conferenza stampa / MotoGp.com

Piloti con la testa libera per il Gp d’Italia al Mugello dopo l’ufficialità arrivata nelle ultime ore dell’ingaggio di Maverick Vinales in Yamaha e del passaggio di Andrea Iannone in Suzuki, con cui di fatto si completa lo scenario dei top team per le prossime due stagioni. A tenere banco in conferenza stampa i colpi di mercato ma anche le misure di sicurezza che Dorna ha previsto per il fine settimana al Mugello, in particolare i bodyguard che saranno al fianco di Lorenzo e Marquez nel weekend.

Lorenzo: “Bodyguard? Tanti tifosi, non si può mai sapere”

"Ci sono delle piste dove trovi di più i tuoi limiti e a trarre vantaggio dai tuoi punti di forza, e il Mugello è la pista dove dal 2009 ho ottenuto i risultati migliori. Non ho mai sofferto su questo tipo di asfalto e il tracciato e la pista sono tra i miei preferiti, per le tante chicane particolari, per il layout che si adatta al mio stile. Mercato? Ci sono stati tanti movimenti negli ultimi due giorni. Dovizioso con me, a quanto ne so è molto bravo a collaudare la moto, ma per me anche Iannone sarebbe stato un buon compagno di squadra. Ma la decisione della Ducati è stata questa, e per me va bene così. Ma ci ripenserò tra alcuni mesi, per il momento il mio compagno è Valentino Rossi. Bodyguard? Nel paddock non so se sarà necessario, forse fuori dal paddock sì. In Italia ci sono molti tifosi e non si può mai sapere come potranno reagire. Quindi le guardie del corpo ci saranno e non ne avremo bisogno meglio così, ma se ne avremo bisogno loro saranno pronte a lavorare".

Marquez: “Ho già detto a Dorna che non ne ho bisogno”

"Sappiamo di avere davanti a noi un weekend difficile ma in ogni caso a Le Mans abbiamo sofferto molto, come qui, dove lo scorso anno abbiamo sofferto fino a domenica. Vedremo comunque come andrà con le gomme qui, ma dopo l’errore a Le Mans, voglio tornare qui con una grande gara. Per i prossimi due anni sempre con Pedrosa come compagno di squadra? Dani ha già firmato il contratto, io non ho ancora firmato, ma spero di poterlo fare presto, sembra che il team rimarrà inalterato e questo è importante. Continueremo a lavorare per migliorare la moto e dobbiamo raggiungere il livello degli altri. Bodyguard? Da quando sono arrivato, ieri, mi sono sentito molto bene. I tifosi mi hanno chiesto foto e autografi, stamattina quando sono uscito dal motorhome ho visto una guardia del corpo e ho già detto alla Dorna che non ne ho bisogno e non la voglio. Voglio sentirmi normale, questo è un circuito come gli altri e siamo in uno sport nel quale non succederanno episodi di quel tipo, mi sento alla grande e questa è la cosa più importante".

Rossi: "Vinales è molto forte, sarà dura"

"Il weeekend è sempre speciale qui al Mugello perché fin dal primo anno del campionato del mondo il Gp d’Italia è sempre stato su questa pista, una delle migliori, e anche l’atmosfera è sempre bella. Dovremo cercare di essere veloci e competitivi perché negli ultimi anni non sono mai stato veloce a sufficienza per lottare per la vittoria e anche per fare delle buone qualifiche. Quindi cercheremo quest’anno di fare del nostro meglio da domani e speriamo anche che il meteo sia buono perché oggi è pessimo e credo che tutti i piloti e spettatori che verranno qui preferiscano avere le condizioni meteorologiche buone per il weekend. Vinales nuovo compagno di squadra? Credo che sarà molto dura perché Maverik è un pilota molto forte, molto giovane e quindi ha un gran potenziale. Il progetto Kiss Mugello? Avremo anche una maglietta in beneficenza per l’Ospedale di Firenze e per mantenere il Mugello sostenibile e verde. La prima gara al Mugello nel Sport Production Championship con la Cagiva Mito? Ricordo più il mio primo GP d’Italia con la 125cc nel 1996, che fu molto bello. Credo che la prima cosa che ricordo l’impressione che mi fece la pista, è grandiosa e una delle più belle, e se il numero degli spettatori è simile a quello delle altre piste, qui lo senti di più perché sono vicini alla pista, quindi è sempre un’incredibile emozione alla Casanova-Savelli. Riguardo alla primissima mia gara qui in Sport Production con la Cagiva Mito, in verità non ricordo, all’inizio il Mugello è molto difficile, è molto lungo e con la moto della Sport Production ci vuole una settimana a fare un giro, ma anno dopo anno, crchando di andar al massimo è andata meglio".

Pedrosa: "250 GP? Contento di essere ancora qui"

"Finalmente la situazione è chiara e sono contento di rimanere qui alla Honda perché la storia è importante. Sono da così tanto tempo alla Honda e questo ci dà stabilità. Il futuro mi dà ottime prospettive perché il team è molto forte e cerchiamo sempre le tecnologie più avanzate, e anche se è vero che stiamo faticando, cercheremo di fare la migliore stagione possibile fino alla fine dell’anno, per poi essere forti anche nelle prossime due stagioni. 250° GP in carriera? Avrei potuto anche prima questo perchè ho perso ancune gare per alcuni infortuni in carriera, per certi versi è un numero positivo, per altri mi ricorda che ho già fatto tante gare, ma sono molto contento di essere ancora qui".

Vinales: "Yamaha, passo importante"

Dopo il mio primo podio in MotoGp ero davvero emozionato e entusiasta sia per me che per la Suzuki ma ad ogni modo ho deciso di trasferirmi al team ufficiale Yamaha. Credo che sia un passo molto importante per la mia carriera, quindi alla fine sono grato alla Suzuki, perché hanno avuto grande fiducia in me e credo che abbiano fatto un ottimo lavoro. Decidere è stato difficile, ho riflettuto a lungo ma alla fine gli aspetti positivi erano più di quelli negativi e ho deciso il trasferimento. Ora possiamo essere tranquilli e cercare di tirare fuori tutto me stesso. Sarebbe giusto mantenere Aleix Espargaro in Suzuki? È difficile dirlo perché pensavo che avrebbero confermato rapidamente Aleix quando ho deciso di trasferirmi, e invece non lo hanno fatto. Prima hanno messo sotto contratto Iannone. Io credo abbia sempre lavorato molto sodo per la Suzuki e ottenuto buoni risultati, quindi se lo manterranno sarà un team forte, ma devono guardare anche al futuro. Alex Rins, ad esempio, è un pilota molto forte per il futuro, se fossi nei loro panni, dovrei riflettere molto per capire di cosa si ha bisogno, se di esperienza o di un nuovo talento.

Iannone: "Vado in Suzuki, il contratto Ducati non mi soddisfaceva"

Questa settimana ho annunciato un grosso cambiamento perché per il 2017-2018 andrò alla Suzuki dove sarò la prima guida su una moto ufficiale. La Suzuki mi ha presentato un progetto molto positivo e sono molto contento. Dopo quattro anni in Ducati, ho avuto grandissimi momenti, e di certo devo ringraziare tutti. Il mio primo podio l’ho ottenuto con questa casa e ho vissuto momenti molto belli con tutti i ragazzi, ma il futuro sarà diverso e sono molto entusiasta. Deluso dalla decisione della Ducati? La Ducati ha preso questa decisione, avevo la possibilità ma parte del contratto come era stato proposto non mi soddisfaceva, avrei voluto cambiare delle parti del contratto ma non è stato possibile. Ora però voglio concentrarmi al 100% su questa stagione perché abbiamo davanti a noi molte gare e sento che con la Ducati abbiamo un ottimo potenziale e voglio continuare a spingere con il mio team e chiudere nella migliore posizione. Per me il Mugello è una pista speciale perché ho vinto in passato e anche lo scorso anno ho fatto la pole per la prima volta in MotoGp e chiuso al secondo posto al traguardo, quindi ho feeling speciale con questa pista così come la Ducati, perché ha un ottimo potenziale quest’anno, credo in tutte le piste, ma in passato era veloce specialmente al Mugello. Spero che sia un gran weekend per noi ma ancora non lo so se sarà la vittoria sia possibile oppure meno.

Petrucci: "Ho rischiato di perdere tutto"

Sono molto contento di essere tornato a Le Mans. In Francia ero molto soddisfatto del lavoro delle qualifiche perchè non salivo dalle libere del Qatar e quindi avevo guidato per pochi giorno e sono riuscito a restare in piedi. Ci sono state tante caduta, e se non ci fossero state avrei chiuso 12 ma ad ogni modo sono stato contento di arrivare l traguardo. In molti hanno detto che gli mancavo… e loro mancavano a me. Mi mancavano perfino i giornalisti.. che è come chiedere qual è il tuo incubo preferito. A parte gli scherzi, sono molto contento, non mi aspetto nulla da domenica, per me sarà importante concludere la gara e siamo qui per fare un gran lavoro e lo faremo. La mano? Ora ho una mano con 20 viti e due piastre e ossa infortunate, ma quando cambierà il tempo ho anche una stazione meteorologica privata e posso dire che domani il tempo cambierà. Devo guardare il lato positivo di questo infortunio. Sono contento perché ho rischiato di non poter risalire in moto e questo mi rendeva molto triste, quando rischi di perdere tutto per un infortunio capisci le tue priorità, ed è stato utile per capire le mie.

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