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SBK, a Jerez Bautista si prende anche la Superpole Race e dedica la vittoria ad Angel Nieto

12 + 1 i successi da inizio stagione per lo spagnolo della Ducati che nella gara sprint di dieci giri si impone su Van der Mark e Melandri. 4° Rea dopo la rimonta dal fondo dello schieramento.
A cura di Valeria Aiello
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Riportata la Ducati davanti a tutti in gara-1, Alvaro Bautista è determinato a non lasciare neppure le briciole ai rivali. Nella Superpole Race di Jerez, la gara sprint di dieci giri che decide la griglia di partenza di gara-2 che scatterà alle 14, il pilota della Ducati partito dalla pole ha impiegato poche curve per liberarsi degli inseguitori, imprimendo un ritmo che gli ha permesso di tagliare il traguardo con 2,7 secondi di vantaggio su Michael Van Der Mark, secondo alla bandiera a scacchi.

12 + 1 vittorie, la dedica a Nieto

Per Bautista si tratta della 13esima vittoria in 15 gare disputate, un traguardo che lo spagnolo ha voluto dedicare al 12 + 1 volte campione del mondo Angel Nieto. “Questo è il posto migliore per dedicare la vittoria al ‘Maestro’ – ha detto lo spagnolo dopo aver raggiunto il monumento dedicato all’ex campione del Motomondiale, morto due anni fa in seguito a un incidente stradale. “È la vittoria 12 + 1 in Superbike, ce l’ho fatta anche se abbiamo optato per una scelta gomme differente: di solito utilizziamo un anteriore duro ma questa mattina abbiamo provato a usare una gomma più soffice. Oggi in gara-2 possiamo rivincere”.

4° Rea che partiva ultimo

Nella cavalcata solitaria di Bautista, a dare spettacolo è Jonathan Rea, autore di una grande rimonta dall’ultima casella dello schieramento di partenza dove è stato retrocesso in seguito alla penalizzazione inflitta per il contatto con Alex Lowes in gara-1. Il nordirlandese della Kawasaki ha impiegato poche tornate per portarsi alle spalle del gruppo degli inseguitori, provando ad agganciare il duo Yamaha, con l’ufficiale Michael Van der Mark e l’indipendent Marco Melandri in lotta per il secondo posto. A conquistare la piazza d’onore è l’olandese, abile a non lasciarsi insidiare da Melandri che, dopo il terzo posto ottenuto in gara-1 in virtù della retrocessione di Rea, conquista il terzo gradino del podio. Grande sfortuna, invece, per Alex Lowes, che dopo lo zero rimediato ieri, è caduto dopo poche tornate, scivolando nella ghiaia di curva 7. A trovare un posto nelle prime dieci posizioni, il britannico della BMW Tom Sykes seguito dal connazionale della Kawasaki Leon Haslam e dalla ZX-10 RR di Razgatlioglu. Ottavo lo spagnolo Jordi Torres davanti a Sandro Cortese e Chaz Davies, decimo con l’altra Ducati ufficiale a 12 secondi dal compagno di squadra.

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