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Sbk, Marco Melandri si ritira: “Dico addio, questo è un mondo che mi rema contro”

Il pilota ravennate ha annunciato il ritiro dalle competizioni: “Non volevo chiudere così la mia carriera, ma sono stati comunque due anni davvero belli”.
A cura di Valeria Aiello
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Marco Melandri, 36 anni / Aruba.it Ducati Racing
Marco Melandri, 36 anni / Aruba.it Ducati Racing

È un peccato, non volevo chiudere così la mia carriera”. L’ultima beffa è arrivata a Losail, in Qatar, dove la gara finale del campionato Superbike 2018 è stata cancellata a causa dei rivoli d’acqua causati dalle forti piogge che si sono abbattute nelle ore precedenti nell’area di Doha. Condizioni che hanno fanno propendere la Direzione gara e i piloti all’annullamento della corsa, negando a Marco Melandri la sua ultima gara sulla Ducati Panigale.

“Dico addio, questo è un mondo che mi rema contro”

Finale amaro per il 36enne pilota ravennate che, lasciato a piedi dalla Ducati che gli ha preferito lo spagnolo Alvaro Bautista, nella notte del Qatar ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni. “Sono stati comunque due anni davvero belli, sono tornato in moto, ho vinto gare, mi sono divertito, e grazie a queste fantastiche persone che mi hanno voluto sempre bene sono riuscito a restare concentrato in questi ultimi mesi dove tutti mi hanno remato contro, lanciato frecciatine, falsi sorrisi e altri dispetti che pensavo potessero fare solo i bimbi… – ha spiegato Melandri su InstagramNon abbiamo perso il sorriso fino all’ultimo nel garage, e nessuno mi toglierà questo ricordo! Avete fatto orari assurdi per far sì che tutto fosse in ordine, test improvvisati per far andar dritta la moto quando proprio non ne voleva sapere…. Solo Grazie ragazzi!!!”.

Dopo il titolo di campione in 250 nel 2002 e 44 vittorie in carriera (22 conquistate nel Motomondiale e altre 22 in Superbike dove detiene il primato vittorie di un pilota italiano nel campionato delle derivate di serie), Melandri era rientrato in Sbk nel 2017 dopo le due stagioni di stop a seguito del divorzio voluto da Aprilia in MotoGP, ingaggiato dal team Aruba.it Ducati al posto di Davide Giugliano. Tornato sul gradino più alto del podio nella gara di Misano, centesima vittoria di un pilota italiano in Superbike, la sua ventesima in carriera, il pilota ravennate ha conquistato la doppietta nel round di avvio di questa stagione, a Phillip Island, battendo le Kawasaki di Jonathan Rea e Tom Sykes. Campione dimenticato, ma forse non da tutti. “Vieni a festeggiare da noi” gli scrive su Facebook Stuart Higgs, promoter della Superbike britannica dove, dalla prossima stagione, approderà anche Scott Redding.

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