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Usare lo smartphone al volante equivale a guidare 10 secondi bendati

Un fenomeno, quello dell’uso del cellulare alla guida, in preoccupante espansione: da gennaio ad agosto 2016 sono state 30.094 le multe a chi guidava usando il cellulare, il 26,6 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
A cura di Matteo Vana
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Lo smartphone rischia di diventare il pericolo numero uno degli automobilisti, tutti troppo indaffarati a rispondere, mandare messaggi, controllare la posta o scorrere social network. Un fenomeno non solo italiano, ma europeo, una vera e propria droga che causa 3 incidenti su 4, almeno stando a quanto dichiarato da Aci e Polizia. Dietro la maggior parte dei sinistri stradali, infatti, ci sarebbe proprio l'inopportuno utilizzo del cellulare: un dato difficile da calcolare in quanto nei verbali, alla voce causa, viene sempre indicata la distrazione.

30.094 multe in 8 mesi

Una volta era la sintonizzazione radio a far togliere gli occhi dalla strada agli automobilisti, ora invece è colpa dello smartphone. Quello dell'uso del telefono alla guida è un fenomeno dilagante, difficile da arrestare. Nel 2015 gli incidenti mortali, dopo 15 anni di diminuzione, erano aumentati del 2 per cento. Nei primi 8 mesi del 2016 le vittime della strada sono scese di nuovo, ma sono peggiorati i comportamenti degli automobilisti: da gennaio ad agosto 2016 Polizia Stradale e Carabinieri hanno fatto 30.094 multe a chi guidava usando il cellulare, il 26,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2015, ma le misure restrittive sembrano non bastare.

10 secondi bendati

Sono le indagini a confermarlo: la percentuale di chi ammette di guidare consultando lo smartphone è in netto aumento, quella dichiarata è arrivata addirittura al 51%. E così ormai tutti chattano, scrivono, leggono, attività che compromettono la capacità di reazione ed equivalgono a guidare per un tempo di circa 10 secondi bendati. Le multe non bastano, le campagne lanciate sui social network, che vedono anche la partecipazione di attori famosi nemmeno. Negli ultimi tempi sono state anche lanciate diverse app, come Driving Barista e Smartphoners, che promettono premi per i comportamenti virtuosi. Un'altra proposta per limitare questo fenomeno arriva direttamente da Enrico Pagliari dell'area professionale tecnica dell'Aci: "Così come esiste una modalità aereo, i telefoni dovrebbero avere una modalità guida, per cui a ogni messaggio o chiamata si avvia la risposta automatica ‘sto guidando'". L'obiettivo è quello di cambiare le cattive abitudini e limitare i comportamenti pericolosi alla guida, la guerra all'uso dello smartphone al volante è solo all'inizio.

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