696 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Valentino Rossi, i cinque possibili eredi in MotoGP

Le prossime due stagioni potrebbero non essere le ultime per il Dottore ma anche per il pesarese arriverà il momento di appendere il casco al chiodo. E tra i giovani talenti della sua Vr46 Academy potrebbe esserci chi raccoglierà la sua eredità sportiva.
A cura di Valeria Aiello
696 CONDIVISIONI
Nicolò Bulega, Valentino Rossi e Andrea Migno / Getty Images
Nicolò Bulega, Valentino Rossi e Andrea Migno / Getty Images

Il clamoroso ritiro di Nico Rosberg che ha deciso di lasciare la Formula 1 da campione del mondo dopo aver vinto il teso derby interno alla Mercedes contro il rivale e ormai ex compagno di squadra Lewis Hamilton, ha spiazzato la scuderia di Brackley che con tutti i piloti in griglia già sotto contratto per il 2017 valuterà le diverse opzioni nella speranza di “trovare qualcuno che possa calzare le grandi scarpe lasciate da Nico”. L’addio del tedesco apre suggestivi scenari e nella ricerca del miglior successore, c’è anche spazio per qualche provocazione, come quella lanciata dal team principal Toto Wolff che ha fatto anche i nomi dei piloti MotoGP Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, nonché quello dell’iridato del rally Sebastien Ogier, appiedato per il 2017 per il ritiro dal WRC dalla Volkswagen. Rosberg esce di scena da pilota iridato, un’idea che anche Valentino Rossi in passato ha accarezzato.

I cinque possibili eredi del Dottore

“L’ho detto un sacco di tempo fa ma adesso non so cosa farei se dovessi vincere un altro mondiale. Mi piacerebbe avere questo problema – scherza il campione di Tavullia che ha un contratto firmato con la Yamaha fino alla stagione del 2018 e che deciderà se continuare oltre o meno in base ai risultati. “Dovrò pensarci bene anche se è un po’ imbarazzante continuare a correre dopo i 40 anni”. Ma c’è chi ha già iniziato a pensare oltre, come il numero uno di Dorna, Carmelo Ezpeleta, che si è detto “non preoccupato da quando Valentino smetterà” dal momento che il Dottore resterà nel Motomondiale con il suo team e i piloti della VR46 Riders Academy. D’altra parte, a detta di molti, inclusi Silvano Galbusera e Lin Jarvis, le prossime due stagioni potrebbero non essere le ultime per il campione di Tavullia che, per quanto decida di rinviare, prima o poi, metterà un punto alla sua ultraventennale carriera. Arriverà quindi il momento anche per la Yamaha di cercare un successore in grado di raccogliere l’eredità sportiva di Valentino. Un sogno per talenti e rookie delle due ruote, a partire dai giovani italiani che il pesarese sta forgiando nella sua scuola, come Nicolò Bulega, il ‘pupillo’ del Dottore.

Nicolò Bulega

“Tra i giovani, è quello che più ricorda Valentino Rossi e Marco Simoncelli”. A indicare il 17enne pilota della VR46 Academy e portacolori dello Sky Racing team VR46 in Moto3 come erede del Dottore in MotoGp è Guido Meda, vice direttore di Sky Sport e voce della MotoGp, che ha indicato Nicolò tra i centauri italiani più promettenti. Campione italiano ed europeo MiniGp Junior 50 nel 2011, campione italiano PreGp 125 nel 2012 e PreGP 250 nel 2013, Bulega ha esordito nel campionato spagnolo velocità nel 2014, laureandosi campione del Cev Moto3 nel 2015. A punti nel Motomondiale fin dal suo esordio come wild card nel 2015, nel 2016 Bulega ha chiuso con il 7° posto la sua prima stagione completa in Moto3, centrando la prima pole e podio a Jerez e tornando sul terzo gradino a Motegi, in Giappone.

Nicolò Bulega / GettyImages
Nicolò Bulega / GettyImages

Franco Morbidelli

È stato il primo pilota a essere stato messo sotto contratto dall’Academy VR46: Franco Morbidelli, classe 1994, figlio dell’ex pilota Livio e di mamma Cristina, ha iniziato da bambino con le minimoto, rampa di lancio della carriera sulle due ruote. Il debutto nel motociclismo era arrivato nel 2011, nel campionato europeo Superstock 600, fino al titolo di campione europeo nel 2013. In questo stesso anno anche l’esordio nel Motomondiale, in Moto2, quindi nel 2014 la sua prima stagione completa, nel team Italtrans Racing, chiusa all’11° posto e con miglior risultato il 5° posto al Gp di Aragona. Con la stessa squadra nel 2015, ha colto il primo podio a Indianapolis, terzo al traguardo, mentre nel 2016 è passato al team Marc VDS in coppia con Alex Marquez, fratello dell’iridato della MotoGP Marc. ‘Morbido’ ha chiuso al 4° posto la stagione, collezionando otto podi (quattro secondi posti e quattro terzi posti) e fermandosi a un passo dal primo successo nel recente Gp d’Australia a Phillip Island, beffato da Thomas Luthi di appena 10 millesimi.

Franco Morbidelli / Getty Images
Franco Morbidelli / Getty Images

Andrea Migno

Nella scuola di Rossi anche Andrea Migno, talento romagnolo classe 1996, nelle ultime due stagioni portacolori dello Sky Racing team VR46 in Moto3 dove è stato confermato anche per il 2017 e continuerà il suo percorso di crescita nella classe cadetta al fianco di Nicolò Bulega. Prima di sbarcare nel Motomondiale, Migno ha militato nella competizioni nazionali e nella Red Bull Rookie Cup, correndo nel 2014 nel campionato spagnolo nel team di Valentino Rossi e con compagno di squadra Luca Marini, il fratello del Dottore. Nel 2015 la sua prima stagione completa in Moto3, chiusa con il 19° posto e 35 punti iridati. Nel 2016 ha colto il suo primo podio, terzo al traguardo ad Assen, così come a Valencia, 17° a fine stagione con un bottino di 63 punti.

Andrea Migno / Getty Images
Andrea Migno / Getty Images

Niccolò Antonelli

Tra gli allievi della VR46 Academy del pesarese, Niccolò Antonelli, 20enne di Cattolica, dal 2017 prenderà il posto del campione del mondo della Moto3 Brad Binder nel team KTM. Nelle cinque stagioni fino ad oggi disputate nel Motomondiale, Antonelli ha dimostrato il suo talento conquistando tre vittorie, tutte in sella alla Honda schierata dal team Ongetta-Rivacold, la prima a Brno nel 2015, scattando dalla pole, proprio come Valentino Rossi nel 1996, al suo esordio in 125cc. In questa stessa stagione, Antonelli ha vinto anche in Giappone, tornando sul gradino più alto del podio nel 2016, nella prima gara in calendario, in Qatar. Il salto nel team di punta della classe cadetta potrebbe offrirgli più possibilità di lottare per il titolo mondiale di classe.

Niccolò Antonelli / Getty Images
Niccolò Antonelli / Getty Images

Francesco ‘Pecco’ Bagnaia

Tra i primi ad approdare nella VR46 Academy, è tra i piloti più apprezzati della scuola del Dottore: Francesco ‘Pecco’ Bagnaia ha iniziato a farsi notare nelle categorie Minimoto e MiniGp di cui nel 2009 è diventato campione europeo. Dal 2013 in Moto3 con il team San Carlo Italia e con compagno di squadra Romano Fenati, nel 2014 è entrato nello Sky Racing team VR46, raccogliendo i suoi primi punti iridati nella prima gara stagionale in Qatar. Passato nel 2015 al team Mapfre Mahindra, Bagnaia ha colto il suo primo podio nel Motomondiale, al Gp di Francia, chiudendo terzo al traguardo. La prima vittoria è invece arrivata nel 2016, ad Assen, poi bissata a Sepang. Trasferitosi nel 2013 dalla sua Torino a Pesaro per poter sfruttare al meglio l’opportunità di crescere e confrontarsi con gli altri piloti dell’Academy e con lo stesso Rossi tra gli allenamenti in palestra, al Ranch piuttosto che sul circuito di Misano, per determinazione, freddezza e capacità di guida, Bagnaia è probabilmente il più adatto al grande salto in MotoGp. Prima però ci sarà la Moto2: nel 2017 tornerà a difendere i colori dello Sky Racing team VR46 nella nuova squadra che esordirà nella classe intermedia. A dividere il box con Pecco ci sarà Stefano Manzi.

Francesco 'Pecco' Bagnaia / Getty Images
Francesco ‘Pecco' Bagnaia / Getty Images
696 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views