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Vettel sul ricorso Ferrari: “Non cambio idea rispetto al Canada, proveremo a riaprire il caso”

Il tedesco torna sull’episodio di Montreal: “Proveremo a riaprire il caso e vedere se riusciamo a ridiscutere il giudizio, ma io ho fatto di tutto per rimanere in pista”. Poi sul mondiale: “Il campionato? Non ci vuole un genio per capire che dobbiamo fare molti punti” ha dichiarato il pilota della Ferrari.
A cura di Matteo Vana
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La battaglia della Ferrari prosegue senza sosta: la scuderia italiana, infatti, dopo aver rinunciato al ricorso per la penalità di 5 secondi inflitta a Sebastian Vettel nel GP del Canada dopo l'uscita di pista e il rientro chiudendo la strada a Lewis Hamilton, ha deciso di avvalersi del diritto di revisione, come specificato dall'articolo 14.1.1, vedendo accolte le proprie richieste dalla FIA che ha convocato i vertici della Rossa, insieme ai commissari della gara di Montreal, per valutare le nuove prove portate dalla Rossa.

Sebastian Vettel - Getty images
Sebastian Vettel – Getty images

C'è incertezza sul giudizio, ma la decisione della Federazione di giudicare ammissibile il ricorso della Ferrari lascia presagire che la voglia di andare fino in fondo alla vicenda, da parte della Rossa, poggi su basi solide. Tra i più interessati alla vicenda, come è ovvio che sia, c'è proprio Vettel che domani potrebbe essere ascoltato dagli steward; il tedesco, intanto, ha detto la sua in conferenza stampa ribadendo come l'opinione sulla vicenda non sia cambiata.

Sul ricorso non so che dire, mantengo il mio punto di vista già espresso in Canada. Domani dovremo provare a riaprire il caso e vedere se riusciamo a ridiscutere il giudizio. In Canada non ho frenato dopo la curva 3. Cambiavo il punto di frenata in funzione delle necessità di risparmiare carburante e recuperare energia per le batterie. Non ero preoccupato dopo quel lungo – ha sottolineato il tedesco della Ferrari – ero in testa e avevo del carburante da gestire. Non ho perso concentrazione. Ho provato a fare di tutto per rimanere in pista. Non era semplice sorpassarmi e Lewis continuava a fare bloccaggi al tornantino.

Il punto di vista su mondiale e vittoria

Tra gli argomenti di discussione, però, non c'è solo il Gran Premio del Canada, chiuso al 2° posto nonostante avesse tagliato il traguardo davanti a tutti, ma anche la rincorsa mondiale che, dopo la gara di Montreal, si è complicata ulteriormente rimandando ancora l'appuntamento con la prima vittoria stagionale: "Leclerc in Barhain avrebbe dovuto vincere e a Monaco era competitivo. È un pilota forte con un gran futuro davanti. Io non vinco dal GP del Belgio ma non sono frustrato. Non è che nelle ultime 15 gare avremmo potuto vincere e io mi sono lasciato scappare l’occasione. Potevamo vincere in Bahrain con Charles, io in Canada in fondo sotto la bandiera a scacchi ero primo. Il campionato? Non ci vuole un genio per capire che dobbiamo fare molti punti" ha concluso.

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