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Vittoria confermata per Hamilton a Hockenheim, per l’inglese solo una reprimenda

I commissari, dopo aver ascoltato il pilota della Mercedes, hanno deciso di non penalizzarlo di 5 secondi -che lo avrebbero fatto finire dietro il compagno di squadra Bottas – infliggendogli solo una reprimenda: la vittoria di Hockenheim è salva e il britannico può tirare un sospiro di sollievo.
A cura di Matteo Vana
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Una vittoria costruita grazie a una rimonta clamorosa, prima messa in dubbio dai commissari per un taglio della corsia box e poi confermata dopo aver ascoltato il parere del pilota e della squadra: Lewis Hamilton ha vissuto una domenica decisamente movimentata che, però, si è risolta con una semplice reprimenda che consente al campione del mondo in carica di mantenere i 17 punti di vantaggio conquistati in pista su Vettel, finito contro le barriere.

Lewis Hamilton festeggia la vittoria in Germania - Getty images
Lewis Hamilton festeggia la vittoria in Germania – Getty images

Eppure se l'è vista brutta il pilota inglese che, alle 18.01, era stato convocato dalla Fia per riferire di una violazione del regolamento sportivo. Hamilton in gara aveva infatti attraversato la linea che separa la pista dall'ingresso della corsia box: il regolamento proibisce l’attraversamento, esclusi casi di forza maggiore, evidentemente riscontrati in questo caso dai commissari che, dopo aver ascoltato il britannico hanno deciso di punirlo con una semplice reprimenda invece dei 5 secondi che gli avrebbero fatto perdere la vittoria ai danni del compagno di squadra.

Le motivazioni della decisione

I commissari di gara, quindi, dopo aver visionato le prove audio e video, hanno deciso di non punire la manovra con la quale aveva tagliato la corsia che separa la pista dalla corsia box con massima pena consentita optando per una reprimenda. A scagionare il pilota inglese è stata l'ammissione dell'errore commesso da Hamilton, il fatto che la manovra sia avvenuta in regime di safety car e che la stessa non ha causato nessun pericolo per gli altri piloti presenti in pista. Per questi motivi la direzione gara ha preferito optare per una reprimenda piuttosto che infliggere 5 secondi di penalità che avrebbero fatto perdere la vittoria guadagnata in pista all'inglese.

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