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Assicurazione auto, dal 18 ottobre stop all’obbligo del tagliando sul parabrezza

Da domenica 18 ottobre non è più obbligatorio esporre il contrassegno assicurativo Rc auto su tutti i veicoli a motore. Per il conducente resta fermo l’obbligo di avere al seguito il certificato di assicurazione da esibire agli agenti di Polizia in caso di controllo. Ecco cosa cambia per gli assicurati.
A cura di Valeria Aiello
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Da domenica 18 ottobre non è più obbligatorio esporre il contrassegno di assicurazione Rc auto per tutti i veicoli a motore: come da anni accade per il bollo, anche il tagliando cartaceo che certifica la copertura assicurativa del veicolo non andrà più esposto. Resta fermo per il conducente l'obbligo di avere a bordo il certificato di assicurazione, compresa la ricevuta di pagamento del relativo premio, che prevale rispetto a quanto risultante dalla consultazione della banca dati della Motorizzazione Civile, e andrà esibito in caso di controllo da parte degli organi di Polizia. In pratica, pur non avendo l'obbligo di esporre sul veicolo il contrassegno cartaceo con le informazioni su targa e giorno, mese e anno di scadenza, il conducente dovrà avere al seguito il certificato di assicurazione, pena l'applicazione delle sanzioni amministrative previste dall'art. 180 del Codice della strada.

I controlli elettronici

La rivoluzione prende il via dall’art. 31 del decreto Liberalizzazioni del gennaio 2012, con il fine di contrastare la contraffazione dei contrassegni relativi ai contratti di assicurazione. Il controllo del pagamento del premio assicurativo verrà effettuato attraverso la verifica del numero di targa, una novità assoluta sulle strade italiane, nel corso di posti di blocco o sfruttando i dispositivi di controllo a distanza come tutor, autovelox, telepass, telecamere Ztl e il nuovo Targa System. Le Forze dell’ordine verificheranno se il numero di targa è presente nella banda dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile, durante il controllo o su segnalazione dei sistemi elettronici o telematici non appena verrà approvata la norma che li omologa a questi fini. In Italia, quello della contraffazione dell’Rc auto è un fenomeno ancora ampiamente diffuso, e di conseguenza molto elevato anche il numero di veicoli che circolano senza regolare copertura assicurativa, sottolinea l’Ania, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, le cui stime parlano di 3,9 milioni di veicoli che viaggiano sulle nostre strade senza assicurazione, l’8,7% del parco circolante in Italia.

Con i controlli elettronici sarà quasi impossibile circolare sprovvisti di assicurazione – sottolinea l’Ania – i nuovi più efficaci controlli rappresenteranno armi fondamentali nella lotta a chi non paga l’assicurazione”

Il processo di digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti Rc auto e la gestione telematica dei veicoli agevoleranno i consumatori nelle operazioni di gestione, anche a riguardo di certificato di proprietà, documento unico e attestato del rischio. Maggiori informazioni sono contenute nella Guida rapida Rc Auto 2.0 pubblicata sul sito dell'Ania. Sul portale dell'Automobilista, all'indirizzo ilportaledellautomobilista.it, è invece possibile verificare l'esistenza di copertura assicurativa di veicoli e ciclomotori.

Obblighi e sanzioni

Per circolare in Italia e nei paesi dell'Unione Europea, oltre ad Andorra, Svizzera e Serbia, resta obbligatorio avere a bordo del veicolo il certificato di assicurazione che prova l'adempimento dell'obbligo assicurativo. Nei paesi extra UE continuerà ad essere obbligatoria la carta verde. Chi circola sulle strade italiane senza la copertura assicurativa obbligatoria commette un illecito ed è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.287 euro – art. 193 del CdS. L'agente di polizia che accerta il mancato rispetto dell'obbligo di assicurazione, dispone il sequestro del veicolo che viene poi prelevato, trasportato e depositato in luogo non soggetto al pubblico passaggio. In caso di incidente, per identificare la compagnia dei veicoli coinvolti, occorrerà chiedere all’altro conducente l’esibizione del certificato di assicurazione, in alternativa si può chiedere la polizza e la quietanza di pagamento del premio.

La comunicazione in tempo reale

Le compagnie assicurative hanno invece l’obbligo di comunicare, in tempo reale, le informazioni sui nuovi contratti o i rinnovi di polizza alla banca dati. Ogni volta che verrà stipulata una nuova polizza o verrà effettuato un rinnovo – spiega l’Ania – la compagnia di assicurazione dovrà inviare le informazioni alla banca dati delle coperture assicurative creata da Ania e denominata Sita. Dal sistema Sita, le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione Civile contente i dati sui veicoli immatricolati. L’incrocio delle informazioni contenute nelle due banche dati consentirà alle Forze dell’Ordine di sapere, in pochi secondi, chi è regolarmente assicurato e chi sprovvisto di assicurazione”. In via sperimentale, in questa prima fase, le compagnie assicurative continueranno a consegnare agli assicurati il tagliando cartaceo e che, tuttavia, non dovrà essere esposto sul parabrezza e avrà soltanto finalità informative. Terminato tale periodo, il contrassegno non verrà più consegnato.

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