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Ducati, cambio di programma per Stoner: in pista a Sepang nei test ufficiali MotoGp

L’asso australiano proverà durante uno dei tre giorni della prima sessione di test IRTA prevista da domani sul circuito malese insieme ai protagonisti del mondiale MotoGp. La decisione del team Ducati dopo il debrief tecnico di ieri. Per Casey sarà la prima uscita in turno ufficiale dal 2012.
A cura di Valeria Aiello
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Da domani, lunedì 1 febbraio, i piloti della MotoGP scenderanno in pista per la prima volta nel 2016 sul circuito di Sepang per la prima sessione di test Irta della nuova stagione, cui seguiranno i test di Phillip Island e Losail, quindici giorni prima del round di apertura del mondiale, in Qatar. Ad aver recentemente presentato i colori e gli sponsor della nuova stagione il team Movistar Yamaha e Octo Pramac Racing Yakhnich che insieme agli altri team del mondiale affronteranno le novità di questa stagione alle luce delle diverse modifiche del regolamento che interessano elettronica e gomme.

Stoner in uno dei tre giorni ufficiali

Insieme ai piloti ufficiali, ci sarà anche Casey Stoner che archiviato il primo giorno di test Ducati, debutterà in uno dei tre giorni della sessione di test Irta. Alla prima uscita, l’asso australiano non ha deluso le aspettative, senza forzare troppo presto il limite in sella alla GP15, gommata Michelin e dotata di nuova elettronica, che i due Andrea, Iannone e Dovizioso, nella passata stagione hanno portato otto volte sul podio. Per la giornata di lunedì, Ducati ha previsto il debutto della nuova GP16 e di avere al box una Desmosedici in configurazione 2015 per entrambi i piloti ufficiali mentre Stoner dovrebbe tornare in pista martedì, secondo giorno dei tre previsti sul tracciato malese. Per l’australiano sarà la prima uscita in una sessione di test ufficiali insieme ai protagonisti del mondiale dal suo ultimo Gp, a Valencia nel 2012, e avrà modo di confrontarsi con i piloti titolari e di ritrovare avversari di un tempo, a partire da Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e l’ex teammate Dani Pedrosa.

Sette motori anche per Ducati

Per i due alfieri Yamaha, invece, la factory di Iwata presenta prototipi al box, sviluppati sulla base delle diverse esigenze delle Michelin. Il nuovo serbatoio posteriore delle M1 2016, anticipato negli ultimi test a Valencia, avrebbe un peso nel bilanciare al meglio i pesi sulla nuova moto. Diversa la situazione in casa Honda che a Sepang lavorerà su elettronica e erogazione, dopo anche le difficoltà nella prima parte della scorsa stagione, con Marc Marquez fuori dalla corsa al titolo per i tre zero accumulati nelle prime sette gare. In virtù dei podi della passata stagione, Yamaha, Honda e Ducati hanno sei punti di concessione, per cui potranno fruire di sette motori a testa nel corso della stagione, con sviluppo congelato. Suzuki e Aprilia, invece, potranno sfruttare nove motori con sviluppo libero.

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