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F1, GP Singapore: la prima volta non si scorda mai

E’ la prima gara in notturna nella storia del Mondiale. Ma è soprattutto la corsa delle polemiche per il crashgate, l’incidente “pilotato” di Piquet jr. per favorire la vittoria di Alonso. Storia e numeri del gran premio.
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Erano molti i timori per il nuovo circuito di Singapore e per la prima gara in notturna nella storia della Formula 1: il tracciato sarebbe stato piatto, o troppo stretto, le luci non avrebbero funzionato. Timori che la corsa spazzerà via. “E’ un enorme passo avanti per il nostro sport” commenta Ron Dennis. Anche se quel primo GP di Singapore entrerà nella storia dalla parte e per le ragioni sbagliate

La storia – Il primo GP a Singapore si è infatti corso il 17 settembre del 1961. È l'Orient Year Grand Prix, che non fa parte del Mondiale: lo vince Ian Barnwell su una Aston Martin DB3S.  si corre sulla distanza dei 60 giri fino al 1969, poi sulle due gare brevi da venti passaggi tra il 1971 e il 1973, poi sui 50 giri. Dopo l'indipendenza, dal 1966 Singapore torna a ospitare il suo gran premio, durante le vacanze di Pasqua. Dal 1963, la corsa sul circuito cittadino Thomson è una tappa fissa del circuito asiatico del World Motor Racing: si comincia a novembre a Macao, poi la Tasman Series in Australia e Nuova Zelanda, il passaggio a Singapore e Malesia in primavera e gran finale a maggio in Giappone. Negli anni Sessanta, le Tasman Series vedono affermarsi piloti locali come Yong Nam Kee, Lee Han Seng, Rodney Seow o Albert Poon di Hong Kong, e l’entusiasmo per le corse cresce. Ma il neozelandese Graeme Lawrence il grande protagonista, che fa esplodere la passione. Lawrence, però, considera il tracciato uno dei più pericolosi al mondo, per la carreggiata strettissima, poco più di sette metri, e la quasi totale assenza di vie di fuga. E la prima parte della storia finisce nel 1973: sul Thomson hanno perso la vita F.A. Johns nel 1966, il 28enne pilota locale Lionel Chan nel 1972 (che perde una ruota e va a sbattere contro una delle vetture dei commissari) e nell’ultima edizione lo svizzero Joe Huber, che si schianta contro un lampione nell'ultima edizione e muore sei giorni dopo a causa delle ferite riportate. L'aumento dei prezzi dovuto alla crisi di Suez fa il resto: le corse automobilistiche abbandonano Singapore.

Semaforo verde – Quando i semafori si riaccendono insieme ai riflettori sul nuovo tracciato a Marina Bay, Felipe Massa è in pole position e ha addosso gli occhi del mondo. Il brasiliano è in testa al Mondiale, con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton, che parte in prima fila. “Non si può superare qui” commenta Alonso dopo le qualifiche, e i primi giri di Massa sembrano confermare le parole dell’asturiano, per la prima volta competitivo nelle libere con la Renault diretta da Flavio Briatore, ma costretto al quindicesimo posto in griglia, davanti al compagno di squadra Piquet jr, che si schianta al 14° giro, subito dopo il pit stop anticipato di Alonso. Entra in pista la safety car, coinvolta sempre in tutte le edizioni del gran premio, e tutti tornano ai box. È il caos. Massa riparte e si trascina dietro il bocchettone del rifornimento, Raikkonen resta bloccato in pit-lane dietro la macchina del compagno di squadra. Nel frattempo Nico Rosberg passa in testa, ma viene frenato da uno stop and go: è rientrato in pit lane prima della sua apertura ufficiale. Così Alonso sale al comando e va a vincere davanti al sorprendente Rosberg e a Hamilton. È il suo primo successo dal ritorno in Renault, il primo per la scuderia da quasi due anni. Massa, tredicesimo, perde una grande occasione. E perderà il Mondiale per un punto. “Singapore ha permesso alla Formula 1 di emergere al di sopra della politica, di tutti gli incidenti e dei problemi regolamentari degli ultimi mesi” commenta Sir Jackie Stewart.

Crashgate – L’ironia di quelle parole si palesa solo un anno dopo. Licenziato da Briatore, Piquet denuncia: il team manager italiano mi ha costretto ad andare a sbattere per far entrare la safety car e favorire Alonso. E aggiunge: anche l’asturiano sapeva. La FIA apre un’inchiesta, Briatore viene radiato e Symonds squalificato per cinque anni: pene annullate nel 2010 dal Tribunal de Grande Instance di Parigi. Nessuna sanzione la squalifica di due anni con la condizionale per la Renault, nessuna sanzione per Alonso e Piquet. “Quella corsa è stata falsata, doveva essere annullata, cancellata dal calendario” commenta Massa a Suzuka nel 2009. “E senza quel gran premio io avrei vinto il Mondiale. La Fia avrebbe dovuto intervenire, il suo silenzio mi ha deluso. L’intervento della Renault, con l' ordine dato a Piquet di andare a sbattere, ha inciso pesantemente sull’esito della corsa e sul suo verdetto finale. Non venitemi a dire che eravamo solo all’inizio, perché in pista è entrata una safety car, dieci macchine sono dovute rientrare ai box e io durante il rifornimento ho avuto parecchi problemi, con la famosa storia del bocchettone che è rimasto inserito sulla mia macchina. Chi mi dice che in condizioni normali si sarebbe comportato alla stessa maniera?”. La storia segna anche Piquet, che bussa alla porta della nascente Manor. Ma Virgin, main sponsor del team, respinge la sua candidatura. “Come membro del consiglio di amministrazione” dichiara Alex Tai, “devo assicurare che se sponsorizziamo una squadra non vogliamo gente che imbroglia”.

GP SINGAPORE – STORIA E NUMERI

Prima edizione: 2008 (vittoria di Fernando Alonso, Renault)

Gara più lunga: 2012 (2h 00m 26.1s)

Gara più breve:  2009 (1h 56m 06.3s)

Vittorie dalla pole: 5 su 7

Vittoria dalla più bassa posizione in griglia: 15th (Fernando Alonso, Renault, 2008)

Le vittorie Ferrari

2010 Alonso

ALBO D'ORO PILOTI

Vittorie

3 – Sebastian Vettel

2 – Fernando Alonso, Lewis Hamilton

Pole position

3 – Lewis Hamilton

2 – Sebastian Vettel

1 – Felipe Massa, Fernando Alonso

ALBO D'ORO COSTRUTTORI

Vittorie

3 – Red Bull

1 – Renault, McLaren, Ferrari, Mercedes

Pole position

2 – Ferrari, McLaren, Red Bull

1 Mercedes

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