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F1, nel segno di Gilles Villeneuve: le vittorie Ferrari in Canada

Undici i successi del Cavallino Rampante in Canada. Memorabile la prima vittoria in Ferrari di Gilles Villeneuve, nella prima edizione disputata a Montreal, nel circuito a lui dedicato. Sei trionfi in otto anni per Michael Schumacher.
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Ferrari e Canada. Un legame che ha un nome e un volto, Gilles Villeneuve. A lui adesso è intitolato il circuito di Montreal, sull'isola di Notre-Dame lungo il fiume San Lorenzo. È lui che ha vinto la prima edizione del GP disputata qui, l'ultimo Gran Premio nel calendario del Mondiale 1978: è la sua prima vittoria in Ferrari.

Le prime vittorie – La Formula 1 è arrivata in Canada nel 1967. Per quattro anni, il GP si è corso ad anni alterni a Mont Tremblant, in Quebec, dove la Ferrari ha ottenuto la sua prima vittoria qui, la doppietta Ickx-Regazzoni del 1970, Mosport, in Ontario, che resterà la sede della gara fino al 1977. Dal 1978 debutta il circuito di Montreal, che non piace a Clay Regazzoni, lo considera poco più di una pista per kart. Il baffuto ex ferrarista non si qualifica, come Beppe Gabbiani e Arturo Merzario. Sulla 312 T3, Villeneuve fa segnare il secondo miglior tempo nelle prove del venerdì, sul bagnato. Ma al sabato, la pole è della Lotus di Jean-Pierre Jarier, che parte davanti a Jody Scheckter, Gilles Villeneuve e John Watson. Andretti, dominatore della stagione, è solo nono. Alla prima curva, Hans-Joachim Stuck ritarda troppo la staccata e sperona Emerson Fittipaldi. Jones passa Scheckter così che al termine del primo giro l’australiano è secondo. Al quinto giro Andretti, risalito a quinto posto, tocca Watson, che deve ritirarsi. Va fuori anche Lauda per un problema ai freni, Villeneuve sale al terzo posto e dopo 25 giri supera Scheckter. Jarier comanda con un vantaggio rassicurante fino al 48mo giro, quando il livello dell'olio scende troppo e i freni smettono di funzionare. Villeneuve, il pilota più amato da Enzo Ferrari, firma la sua prima vittoria davanti a Scheckter, Reutemann, Patrese, Depailler e Derek Daly, primo irlandese a punti nella storia della Formula 1.

27, numero “rosso” – Nel 1985 a Montreal trionfa Michele Alboreto, due anni dopo il trionfo di René Arnoux che ha imposto un ritmo insostenibile per tutti e staccato la Renault di Cheever di oltre 40 secondi. Il circuito è stato già dedicato a Villeneuve, scomparso a Zolder, sulla pista dove il milanese ha vinto il suo primo GP al volante della Rossa. È una Ferrari rivoluzionaria quella disegnata da Harvey Postlethwaite per il Mondiale 1985. La 156-85 ha nuove pance bombate, ispirate a quelle della McLaren, e un nuovo motore V6 con le turbine tedesche KKK e gli scarichi in basso e l'aspirazione in alto. Dopo una gara molto tirata, alla quinta prova del Mondiale, in Canada Alboreto ottiene la sua quarta vittoria in Formula 1. È una giornata indimenticabile per la Ferrari, che completa la doppietta con lo svedese Johansson: terzo Alain Prost, staccato di soli 4 secondi. Questo successo porta Alboreto, che corre con il numero 27, il numero storico della Rossa, in testa al Mondiale con 27 punti, e non può essere un caso. Dopo il GP di Germania, però, i motori Ferrari iniziano a rompersi. Spesso a tradire sono le turbine della KKK, l'azienda tedesca che rifornisce anche le McLaren. Enzo Ferrari comincia a sospettare che quelle della Rossa siano di qualità inferiore e in extremis decide di cambiarle e montare i modelli dell'americana Garrett, praticamente senza test. Risultato: quattro ritiri consecutivi e Mondiale consegnato a Prost.

L'unica vittoria di Alesi – È sempre con il numero di Villeneuve che Jean Alesi ha festeggiato la sua unica vittoria in Formula 1. È l'11 giugno 1995: per la prima volta, il francese si ritrova a gareggiare nel giorno del suo compleanno. Nelle prime cinque gare del Mondiale, ha ottenuto due podi e un quinto posto. A Montreal parte in terza fila; la pole è di Michael Schumacher, davanti a Damon Hill, in seconda fila l'altra Williams di David Coulthard e la prima delle due Ferrari, quella di Gerhard Berger. La corsa è monotona, Schumacher prende il volo subito, stacca tutti e procede in testa per 61 giri, poi deve fermarsi ai box per problemi elettrici, cambia il volante e rientra in pista. Cinque tornate più in là, Berger si scontra con Brundle e si ritira: un incidente che consente alle Jordan di Barrichello e Irvine di salire sul podio. “La fine del Gran Premio non arrivava mai, gli ultimi giri sono stati eterni. Alla fine mi sono accorto di piangere e quasi non vedevo più la pista!” ha raccontato Alesi, che deve parcheggiare la Ferrari sull'erba durante il giro di rientro perché ha spremuto ogni goccia di benzina nel serbatoio. Sul podio, Alesi si commuove nell'abbraccio dei tifosi.

L'era Schumacher – Non c'è festa invece per il primo successo di Michael Schumacher in Ferrari a Montreal, nel 1997, né per il primo podio in carriera di Giancarlo Fisichella. La gara viene infatti sospesa dopo 54 giri per l'incidente a Panis che perde il controllo della Prost per il cedimento della sospensione posteriore destra, si schianta contro il muro e si frattura entrambe le gambe. È gara a eliminazione anche l'anno successivo. Alla partenza Wurz decolla sulla Sauber di Alesi; alla ripartenza Hakkinen lascia subito la corsa e Irvine torna ai box con la ruota posteriore sinistra distrutta. La safety car entra altre tre volte, e dalla lotteria esce vincitore Schumacher che vince davanti a Fisichella e Irvine. Nel 2000 è doppietta con Barrichello secondo, nel 2002 la vittoria è storica: la sua 40ma con la Rossa, la 150ma per la Ferrari, con il brivido finale della rimonta di Coulthard agevolata dai problemi alle gomme di Schumi. L'anno dopo, Schumacher replica e sorpassa Hakkinen, solo sesto, in classifica mondiale. La perla finale è del 2004, l'anno in cui polverizza tutti i record. È la settima vittoria nelle prime 8 gare stagionali, la 77ma in carriera. Un trionfo che porta la Ferrari a 122 punti nel mondiale costruttori. Tra le Rosse e la Renault, seconda a quota 61, c'è un abisso: non era mai successo prima che dopo 8 GP il team in testa avesse il doppio dei punti della seconda. Un successo arrivato, peraltro, dopo un sesto posto in qualifica che aveva fatto storcere il naso a qualcuno, ma la bagarre al via che ha coinvolto Trulli e la tattica delle due soste ha premiato il Cavallino e Kaiser Schumi, ancora primo sull'isola di Notre Dame.

Bilancio – Sono 32 i piazzamenti a podio per la Ferrari in Canada. Oltre alle 11 vittorie si registrano altrettanti terzi posti e 10 secondi posti, da ultimo quello conquistato l'anno scorso da Alonso. Era dal 2006 che una Rossa non arrivava così in alto: allora Schumacher chiuse proprio dietro l'asturiano.

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