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MotoGP 2019, presentazione KTM: le RC16 di Zarco e Espargaro il 12 febbraio

L’unveiling delle moto con cui la nuova coppia di piloti affronterà la nuova stagione del mondiale si terrà nelle sede di Mattighofen dopo i test di Sepang.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo Ducati, Honda e Yamaha che nelle ultime settimane hanno ufficializzato i giorni di presentazione delle nuove MotoGP, è KTM a rendere nota la data dell’unveiling ufficiale delle RC16 con cui Johann Zarco e Pol Espargarò affronteranno il campionato del mondo 2019. La presentazione si terrà il prossimo 12 febbraio nella sede della casa motociclistica a Mattighofen, in Austria. Una data particolare, dal momento che sarà successiva al primo turno di test invernali che si terrà a Sepang, dal 6 all’8 febbraio, per cui i vertici della squadra e il team al gran completo si ritroveranno sul palco allestito nel quartier generale del marchio austriaco per la presentazione ufficiale.

Per KTM quella del 2019 sarà la terza stagione dal ritorno nella massima serie del motociclismo ma soprattutto un’annata di grandi novità. Oltre all’arrivo di Johann Zarco, infatti, la squadra si arricchirà dell’esperienza di Dani Pedrosa che, lasciata la Honda e annunciato il suo ritiro dalle corse, sarà collaudatore d’eccezione della RC16. Per entrambi si tratterà di una nuova avventura, una sfida per cui Zarco ha ammesso che prenderà ispirazione dall’avventura di Jorge Lorenzo in Ducati: “Quando Lorenzo ha iniziato a correre sulla Ducati, ci è voluto del tempo per adattarsi alla nuova moto. E quando lo abbiamo visto vincere, è stato come quando ha vinto con la Yamaha. Questo significa che la chiave è nel lavoro da fare sulla moto” ha detto il pilota transalpino due volte campione del mondo della Moto2. Quanto a Pedrosa, che affiancherà il collaudatore Mika Kallio nel test team, la squadra ritiene che il suo contributo nello sviluppo della RC16 “sarà una grande spinta al progetto”. Tuttavia, ha rivelato il team manager Mike Leitner, al momento non è previsto che Pedrosa venga schierato come wild card in uno o più round in calendario. Un aspetto che il pilota spagnolo avrebbe chiarito fin dall’inizio: “È una sua decisione e per noi non è mai stata una priorità. Dobbiamo rispettare la sua scelta di lasciare la sua carriera da pilota. Che senso avrebbe chiudere la carriera e poi correre come wild card? Che piaccia o meno, era qualcosa che era chiaro fin dall’inizio”.

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