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MotoGP, Marc Marquez: “Per l’8° titolo mi farei buttare pure a mare”

Il campione Honda festeggia il suo terzo mondiale di fila, il settimo carriera: “Stagione perfetta, la più completa con quella del 2014, ma ora restano il titolo costruttori e quello team. Eguagliare i cinque mondiali di Doohan? Non ho parole, incredibile poter essere paragonato a lui”.
A cura di Valeria Aiello
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Nel Gp del Giappone, a Motegi, Marc Marquez ha fatto nuovamente la storia, conquistando con tre gare di anticipo la sua quinta corona in classe regina, la settima in carriera. “Ogni gara è diversa e bisogna cercare di capirla nel miglior modo possibile” racconta il pilota spagnolo in un’intervista a HRC, parlando delle chiavi che gli hanno permesso di vincere la gara di Motegi e confermarsi campione del mondo per il terzo anno consecutivo. “Come sempre, anche in Giappone abbiamo pianificato la gara con Emilio Alzamora, Santi Hernandez e Alberto Puig – spiega Marc – Insieme proviamo a pensare a cosa può accadere, poi in gara è il momento di improvvisare. Più o meno abbiamo seguito la strategia che ci aspettavamo, Dovizioso è stato molto forte. Ha dato tutto per cercare di ritardare il mondiale ma, fortunatamente, abbiamo retto bene”.

Marquez: "Stagione perfetta"

A parte l’Argentina e il Mugello, in questa stagione Marquez è sempre salito sul podio, lavorando per essere costante. “Finora è stata una delle stagioni più complete, dal momento che sono riuscito a finire sul podio in modo consistente. Forse l'anno migliore in termini di risultati è stato il 2014 ma, senza dubbio, questa stagione è stata molto completa, visto che abbiamo lavorato molto bene e siamo riusciti a resistere nei momenti difficili e ad approfittare di quelli in cui eravamo in buona forma. Il momento per festeggiare il titolo che aspetto con più impazienza? È quando torni al box e vedi i tuoi meccanici. Anche se sono io a salire sul podio, c'è un numero di persone che spinge forte per diventare un campione. Quando perdiamo, perdiamo tutti, ma se vinciamo, vinciamo anche insieme. Certo, non vedi l'ora di tornare a casa e festeggiare con amici e familiari a Cervera, dove sono partiti gli ultimi preparativi per la festa organizzata dal suo fan club, fissata per il 10 novembre.

Marc Marquez festeggia il titolo di campione del mondo MotoGp 2018 / Getty
Marc Marquez festeggia il titolo di campione del mondo MotoGp 2018 / Getty

"Incredibile poter essere paragonato a Doohan"

Dopo la vittoria, Marquez ha ricevuto i complimenti di grandi atleti e icone del mondo del motorsport. “Sono tutti speciali, a cominciare da quelli del paddock che ricevi subito dopo aver conquistato il titolo, da altri piloti, personaggi famosi e leggende di questo sport. Ma senza dubbio, quelli che mi hanno emozionato di più, sono stati i complimenti di mia madre. Non è riuscita a venire in Giappone ma, appena finita la gara, ho fatto una videochiamata con lei”. Complimenti speciali anche quelli arrivati dall’ex campione del mondo Mick Doohan con cui ora condivide il traguardo dei cinque titoli in top class. “Quello che fa in pista e il tuo stile di guida è semplicemente inimitabileha detto l’asso australiano – Marc è un pilota eccezionale e merita tutto quello che ha raggiuto a soli 25 anni. Sta facendo una stagione perfetta, con otto vittorie fino ad oggi, unita alla consistenza che lo ha portato sul podio in gran parte delle gare. Sono orgoglioso di condividere questo traguardo con lui”. Parole che non sono sfuggite allo spagnolo. “Ho un ottimo rapporto con Doohan ed incredibile poter essere paragonato a lui – ha detto Marquez – Il primo ricordo che ho, di quando guardavo le gare motociclistiche in tv, è di lui combatteva contro Alex Crivillé. Non ho parole per descrivere cosa significa eguagliare i suoi cinque titoli”.

"Per l'8° titolo mi farei buttare pure a mare"

Con il sigillo di neo campione del mondo e tre gare che restano alla fine del campionato, Marquez non perde di vista gli altri due titoli che renderebbero perfetta la stagione: “Prima di tutto, è il momento di godersi questo campionato ma, come ho già detto, ci sono ancora due titoli in palio, quello costruttori e quello team. Cercheremo di lavorare bene con il mio compagno di squadra, Dani – Pedrosa, ndr – per conquistare questi due titoli e vedere se riusciremo a festeggiare la tripla corona”. Quando poi gli è stato chiesto, da turista, dove gli piacerebbe andare in vacanza – se a New York, Londra piuttosto che a Roma – il campione di Cervera non ha nascosto che, tra tante gare, eventi ed impegni, il solo posto dove riesce a staccare la spina è a casa. “Sì, casa mia è il posto che mi piace di più. A volte è difficile capirlo, e alcune persone mi chiedono questo. Ti manca la tua casa, il tuo divano, guardare la televisione e rilassarsi. Anche se, di tanto in tanto, è bene cercare un buon posto per staccare – meglio forse evitando uscite in barca, vista la sua paura del mare – Nuotare da solo, nel mezzo del Mediterraneo, in cambio dell'8° mondiale? Lo farei, nonostante il rischio. Proverei a pensare ad altre cose ma se necessario lo farei, al massimo dovrete buttarmi dentro voi. Naturalmente non più di cinque minuti”.

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