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MotoGP, Petrucci rinnova con Ducati: “Un accordo tra noi, brave persone”

Le prime parole del ternano sul contratto da ufficiale anche per il 2020: “Era quello che volevo, sono contentissimo. La vittoria del Mugello è stata la ciliegina sulla torta ma c’è stata anche tanta costanza da parte mia. Ordini di scuderia? Non ci saranno neanche in futuro, solo buonsenso”.
A cura di Valeria Aiello
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Danilo Petrucci / Ducati
Danilo Petrucci / Ducati

Alla vigilia del weekend del Sachsenring è arrivata la conferma della coppia Ducati per la prossima stagione: a dividere il box con Andrea Dovizioso sarà ancora Danilo Petrucci, quest’anno promosso dal team Pramac a quello ufficiale dove ha preso il posto di Jorge Lorenzo. Il rinnovo era nell’aria da settimane ma la trattativa si era arenata quando è stato il momento di discutere i termini economici dell’accordo, con la Ducati pronta ad offrire 600mila euro l’anno contro la richiesta di 750mila formulata dal pilota. Sul tavolo di Borgo Panigale anche i risultati raccolti da Petrucci nelle sue prime otto gare da ufficiale: la sua prima vittoria, al Mugello, altri due podi, 3° a Le Mans e a Barcellona, e il 3° posto in campionato a soltanto 8 punti dal compagno di squadra.

Petrucci: "Un accordo tra noi, brave persone"

L’incontro di mercoledì tra i vertici di Borgo Panigale e il manager del pilota ternano, Alberto Vergani, è stato risolutivo, portando a un accordo di “buonsenso”, come definito dallo stesso Petrucci subito dopo l’annuncio del rinnovo. “Sono contento perché, per quelli che erano i piani, il rinnovo è arrivato prima del previsto. Dopo un buon avvio, adesso la tranquillità per fare questa seconda parte di campionato e andare in vacanza tranquillo. Penso che la vittoria del Mugello sia stata la ciliegina sulla torta, ma c’è stata anche tanta costanza da parte mia” le parole del ternano a Sky Sport – . Sono soddisfatto di come sono andate le cose in questa prima parte di campionato. Ci sono stati momenti difficili, ma era quello che volevo. L’obiettivo era vincere almeno una gara e riconfermarmi in Ducati per l’anno prossimo: sono riuscito a fare entrambe le cose”.

Impossibile non parlare della frustrazione di domenica scorsa ad Assen, dove ha dovuto scegliere se provare ad attaccare Dovizioso o fare da fido gregario al compagno di squadra nella rincorsa al titolo iridato, pagando però a caro prezzo la sua esitazione. “Domenica scorsa ero abbastanza arrabbiato per la gara, perché avevo perso una posizione all'ultima chicane – ha aggiunto il Petrux, sesto in Olanda dopo aver subito il sorpasso di Franco Morbidelli nel finale. “Dopo la gara abbiamo parlato con la Ducati e c’è sempre stato buonsenso, non ci sono mai stati ordini di scuderia e sarà così anche in futuro. Campionato? La cosa principale è il buonsenso. Sia Ducati sia Dovizioso mi hanno sempre detto di non compromettere la gara, questo è un accordo tra noi, tra brave persone”.

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