MotoGP, Phillip Island. Marquez: “La caduta? Ho cambiato lo stile di guida”
Quella sporca dozzina non vuole proprio arrivare, quasi fosse una sorta di maledizione che si abbatte da quattro round a questa parte: dopo aver centrato le prime dieci tappe stagionali e l’undicesima vittoria a Silverstone, è dal round al Misano World Circuit Marco Simoncelli che Marc Marquez non riesce a cogliere il gradino più alto del podio. Nelle ultime quattro gare, il fenomeno di Cervera è caduto ben tre volte ad esclusione dello scorso weekend, quando con il secondo posto alle spalle di Jorge Lorenzo era riuscito a centrare matematicamente il secondo titolo in classe regina. La scivolata di oggi durante la gara del GP d’Australia brucia e di fatto rimanda a Sepang l’aggancio al record delle 12 vittorie in una sola stagione di Mick Doohan.
“La temperatura ha messo in crisi la gomma”
Marc Marquez aveva la vittoria praticamente in tasca: dopo aver fatto il vuoto nelle prime tornate, il 21enne di Cervera ha tirato troppo la corda, scivolando alla curva 10, quando a 10 giri dal termine era al comando della corsa. Le basse temperature del circuito di Phillip Island hanno mandato in crisi lo pneumatico anteriore asimmetrico portato a Phillip Island dalla Bridgestone ma che ha creato non pochi problemi molti piloti che hanno chiuso con un pesante zero in bilancio il round australiano. “Fino al momento della caduta la gara stava andando molto bene” ha spiegato Marc Marquez. “Nella seconda parte della corsa però, la temperatura è calata davvero tanto e quando me ne sono accorto ho rallentato il ritmo. La gomma però è scesa di temperatura e così ho perso l’anteriore alla curva 10. Come si vede dalle immagini” prosegue lo spagnolo “sono caduto ancora prima di iniziare a piegare, appena ho toccato il freno. Ora abbiamo qualche indicazione in più per il prossimo anno”.
“Le Yamaha avevano una gomma diversa”
“Le Yamaha sono riuscite a gestire meglio la situazione perché avevano montato le extrasoft” aggiunge il quattro volte campione del mondo tradito dalla scelta della slick anteriore asimmetrica portata da Bridgestone a Phillip Island in risposta al caso gomme scoppiato lo scorso anno sul circuito australiano, quando i piloti furono costretti al cambio moto durante la gara per l’eccessivo degrado dei pneumatici. Sulla nuova mescola Marquez prosegue: “Lo scorso anno la Bridgestone ha sbagliato per l’impossibilità di provare in anticipo il nuovo asfalto. Quest'anno però credo che abbiano lavorato bene, puntando su una linea sicura, con la gomma dura molto dura. Il problema è che quando veniamo qui fa sempre molto freddo ed è difficile scaldare il lato destro della gomma: è per questo che vediamo sempre tante cadute”.
“Ma non è stata solo colpa delle gomme”
“Oggi però è stato anche un mio errore” rivela el Cabroncito “perché senza la pressione del titolo ho provato ad impostare uno stile di guida diverso, ma non è andata bene. Ora per le ultime due gare ci riproverò, magari cambiando il finale”.