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MotoGP, tre settimane di stop per Jorge Lorenzo: Argentina a rischio?

La Tac cui si è sottoposto oggi presso l’Ospedale di Lugano ha evidenziato una costola incrinata. Ma Jorge non molla: “Combatteremo per l’Argentina”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo in ospedale a Lugano / Instagram
Jorge Lorenzo in ospedale a Lugano / Instagram

Un altro infortunio, il quarto in meno di sei mesi per Jorge Lorenzo che, lasciato il Qatar ancora dolorante per la brutta caduta rimediata nelle libere 3, si è sottoposto questa mattina a ulteriori controlli presso l’ospedale di Lugano e il responso è stato pesante. La Tac ha evidenziato la presenza di una costola incrinata, la prima del lato destro. A svelare l’esito dell’esame è stato lo stesso pilota che su Instagram ha rivelato l’entità dell’infortunio: “Tac fatta – ha scritto Jorge – . Prima costola del lato destro incrinata. 3 settimane / 1 mese di recupero. Combatteremo per l’Argentina”.

Tre settimane di stop per Lorenzo

La prima prognosi dei medici parla dunque di tre, quattro settimane di recupero, che potrebbero mettere a rischio la sua partecipazione al Gp d’Argentina, secondo round in calendario previsto il prossimo 31 marzo, sebbene la situazione inizialmente non fosse sembrata particolarmente preoccupante. Subito dopo il violento highside, Lorenzo si era recato al Centro Medico e dai primi controlli radiologici non erano emerse fratture. La diagnosi era stata quella di una contusione dorsale per la quale il dott. Angel Charte, responsabile medico della MotoGP, non aveva ritenuto necessario rivedere il pilota, dando il via libera al suo rientro in pista. Jorge aveva stretto i denti, cercando di risolvere il dolore attraverso infiltrazioni di antidolorifici, rimediando però un’ulteriore scivolata in qualifica per cui si era ritrovato solo 15° in griglia. 13° a fine gara, non aveva nascosto la sua preoccupazione per le condizioni. “Quando faccio certi movimenti con la spalla destra sento un crack” aveva spiegato prima di lasciare Losail.

Oggi la conferma che quelle avute in Qatar non erano solo delle sensazioni ma un infortunio che di certo non ha aiutato il suo debutto sulla Honda. Davvero un periodo sfortunato per il cinque volte campione del mondo, reduce da mesi di convalescenza dopo gli infortuni di Aragon e in Thailandia, oltre alla frattura allo scafoide del polso sinistro rimediata in un allenamento a fine gennaio.

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