MotoGp, Valentino Rossi: “Peccato per il podio. Lorenzo? L’ho preso in pieno”
Nella domenica del poker stagionale di Marc Marquez sorride meno Valentino Rossi, quinto al traguardo del GP di Assen dopo aver battagliato per il podio per tutta la gara. Una corsa infuocata, fin dalle prime fasi, quando a portarsi al comando è stato Jorge Lorenzo, tallonato proprio dal pesarese. E in questa fase, quando i due ex compagni si trovavano rispettivamente in prima e seconda posizione, che Rossi non è riuscito ad evitare il contatto con il posteriore della Ducati, finendo per tamponarla a 200 km/h. “È andata benissimo come è andata, Lorenzo ha tagliato un po’ troppo sul cordolo e gli si è chiusa davanti, ma io avevo già riaperto il gas a 220 all’ora, l’ho preso pieno. Sono riuscito a non prendergli la ruota, ma a prenderlo fra la marmitta e il codino, all’interno. Forse così lo anche aiutato a tirarsi su, gli ho dato quella spinta probabilmente lo ha aiutato a ritirarsi su” ha raccontato Rossi ai microfoni di Sky Sport.
Rossi: "Peccato per il podio"
Quello con Lorenzo è stato solo un episodio di una gara senza esclusione di colpi: “È stata bellissima e sono contento di averne fatto parte, di essere stato lì a lottare, anche se è stata. È un peccato non essere sul podio. È stata una gara tostissima perché lì davanti tutti avevamo il testosterone al 100 per cento, abbiamo fatto a gara a chi ce l’aveva più grande – scherza – Ci sono state delle bellissime battaglie, un sacco di sorpassi. Alla fine ho cercato di aspettare un attimo lì dietro perché li vedevo tutti veramente carichi, per giocarmela un po’ alla fine, perché con la gomma morbida bisognava un un po’ gestire. Ero nella posizione giusta, poi Marquez e Vinales hanno fatto una grande staccata e sono finiti larghi tutti e due, e siamo andati davanti io e Dovizioso”.
"Il sorpasso di Dovi poco intelligente"
A due giri dalla fine, quando Rossi e Dovizioso si erano ritrovati in lotta per il podio, la bagarre si è però tradotta in un lungo per il pesarese. “Ho provato a passare Dovizioso, lui usciva più veloce dall’ultima chicane ma io staccavo molto forte alla prima curva. È stato un sorpasso molto aggressivo, come tanti, ma più che altro non è stato un sorpasso strategicamente intelligente, perché lì siamo entrati in curva secondo e terzo e siamo usciti dalla curva quarto e sesto. Senza quel sorpasso lì, un po’ forzato, io e Dovizioso potevamo fare secondo. Non è stato un sorpasso molto intelligente, non era il posto giusto per passarmi, perché lì staccavo veramente forte. Peccato perché mancavano due giri. Dopo la gara sono andato da lui in pista, lui mi ha fatto capire con le mani che stavamo battagliando tutti. Peccato perché anziché tre spagnoli sul podio, ci potevano essere uno spagnolo e due italiani, sarebbe stato più bello. La Yamaha è la stessa, questa è una pista che ci aiuta, la nostra moto qui va molto forte, però rimangono i problemi in accelerazione, io ho fatto una gara molto simile a Le Mans, Mugello e Barcellona. Oggi c’è stato Maverick che era mancano nelle ultime gare, ma così possiamo lottare per il secondo o terzo posto. Speriamo che al Sachsenring la moto vada bene”.