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Test sulle emissioni con cavie umane, l’Università tedesca: “Zero rischi per le persone”

L’Università Tecnica di Aquisgrana si difende sostenendo come la densità di particelle velenose sarebbe stata talmente bassa da non poter, in alcun modo, provocare effetti a lungo termine sull’apparato respiratorio di un essere umano.
A cura di Matteo Vana
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Non accennano a placarsi le polemiche sui test riguardanti i gas di scarico, effettuati dai colossi dell'auto tedesca, che vedevano coinvolte scimmie e cavie umane. La vicenda, portata alla luce pochi giorni fa ma che riguarda una pratica risalente a un periodo tra il 2013 e il 2014, ha lasciato senza parole il mondo intero tanto che, il governo britannico, ad esempio, starebbe pensando a una legge che penalizzi tutte quelle case che adottano pratiche di omologazione non conformi a vario titolo agli standard europei colpendole con sia sul piano finanziario, sia sotto il profilo giuridico.

L'università tedesca si difende

Studi che stanno facendo discutere l'opinione pubblica, ma che l'Università Tecnica di Aquisgrana difende sostenendo come questi fossero innocui visto che la densità di particelle velenose sarebbe stata talmente bassa da non poter, in alcun modo, provocare effetti a lungo termine sull'apparato respiratorio di un essere umano. A sostenere la tesi è il direttore della clinica ospedaliera Thomas Kraus, che alla stampa tedesca, ha spiegato: "La concentrazione di ossidi di azoto ai quali i 25 individui sono stati esposti per il tempo di 3 ore era trascurabile, e insufficiente a generare danni all'organismo. Ai fini dello studio sono stati impiegati strumenti ipersensibili volti a individuare possibili reazioni respiratorie in seguito all'esposizione prolungata a determinati agenti chimici. Reazioni del sistema immunitario misurabili scientificamente, ma immediatamente reversibili e lungi dal provocare conseguenze durature".

Già agli inizi della scorsa settimana, l'Università di Aquisgrana aveva confermato la partecipazione dell'EUGT – l'European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector, l'istituto fondato nel 2007 da BMW, Daimler e Volkswagen e liquidato nel 2016 – ai propri esperimenti sugli esseri umani. Test che, però, non sarebbero serviti a misurare il livello di tossicità dei motori diesel che equipaggiavano le vetture dei marchi, ma di salvaguardare la salute degli impiegati sul posto di lavoro. Smentita, invece, la partecipazione agli studi effettuati sulle scimmie giavanesi. Una vicenda, quella relativa ai test condotti su scimmie e cavie umane ancora tutte da chiarire e che potrebbe, purtroppo, regalare nuove puntate.

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