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Todt, assist alla Ferrari: “Ingiusto sfavorire i costruttori attuali per attirarne nuovi”

Il presidente della Fia interviene sulla polemica relativa alle power unit del futuro: “E’ importante capire quale sarà la migliore evoluzione per i motori del futuro, ma rispettando anche gli investimenti di coloro che hanno già speso tanto” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Jean Todt - Getty images
Jean Todt – Getty images

La Formula 1, nei prossimi anni, cambierà radicalmente il proprio volto: le nuove regole che tanto stanno facendo discutere traghetteranno il circus verso una nuova era che potrebbe perdere alcuni degli attori attuali. La minaccia di un abbandono della Ferrari, come ricordato in diverse occasioni del presidente Marchionne, è seria e insieme al Cavallino, anche Mercedes, Renault e Honda potrebbero scegliere di seguire le orme della Rossa. La proposta avanzata dai nuovi proprietari di Liberty Media non è piaciuta ai costruttori e i punti critici sono noti: una mancata differenziazione tecnica tra i progetti, ancor più di quanto già non avvenga e la necessità di ulteriori, copiosi, investimenti per la progettazione di power unit prive del recupero dell’energia dal turbocompressore.

Il presidente Fia tende la mano alla Rossa

Una situazione che andrà risolta al più presto cercando un compromesso che accontenti tutti. Ross Brawn ha già fatto sapere come Liberty Media tenga alla partecipazione della Ferrari anche nei prossimi anni, così come il neo rieletto presidente della Fia, Jean Todt, che tende la mano alla scuderia di Maranello.

Ritengo che sarebbe ingiusto sfavorire i costruttori che sono già coinvolti in Formula 1 ed ascoltare solo quelli che potrebbero pensare di entrare – ha spiegato Jean Todt -. Per me, è importante capire quale sarà la migliore evoluzione per i motori del futuro, ma rispettando anche gli investimenti di coloro che hanno già speso tanto. Credo che questi motori siano troppo complicati e troppo costosi, ma probabilmente è stato uno step importante per passare ad un prossima generazione, che saranno un'evoluzione rispetto a quelli attuali. Sono contrario all'avvio di uno sviluppo di un motore completamente nuovo, ma penso che dovremmo prendere quello di buono che c'è in questi, per consentire ai costruttori che hanno già investito molto di far fruttare i lori investimenti, ma anche incoraggiare dei nuovi ingressi.

Secondo il presidente della Fia, quindi, è importante non solo attirare nuovi costruttori pronti ad entrare nel mondo della Formula 1, ma soprattutto tenere quelli già presenti senza calcare troppo la mano. Una vero e proprio assist alla Ferrari che più volte ha puntato sul fatto di essere l'unico team ad aver preso parte ad ogni edizione del mondiale disputato e che, proprio per questo, percepisce un bonus come casa storica. La battaglia sulla questione motori è ancora aperta, Liberty Media e le attuali case che fanno parte del mondiale dovranno trovare un accordo per non ritrovarsi, tra qualche anno, con una Formula 1 senza attori degni di nota.

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