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F1, Gp Gran Bretagna: per la Ferrari è il “Silverstonazo”

Nel GP di casa, Hamilton rinuncia all’ultimo giro e chiude sesto. Quarta pole per Rosberg. Ferrari mai così male: Alonso e Raikkonen arrivano 19 e 20mo ma partiranno 17mo e 19mo per le penalità a Chilton e Gutierrez. Pagano la pioggia e una strategia confusa.
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Il punto più basso. Williams e Ferrari fuori dalla Q1. Alonso e Raikkonen con il 19mo e 20mo, davanti solo a Ericsson e Kobayashi. Alonso che guadagna due posizioni per le penalità a Chilton (che ha sostituito il cambio) e Gutierrez (che sconta l'unsafe release in Austria) e partirà 17mo. Vedere la griglia fa venire in mente il surreale dialogo fra Igor e il Dottor Frankenstein in Amore e guerra di Woody Allen e quel “potrebbe andare peggio, potrebbe piovere” che ha segnato un'epoca. Ecco. Alla vigilia delle qualifiche, l'atmosfera in Ferrari si sarebbe potuta raccontare con quelle parole. Ora che la pioggia è arrivata, quella diventa una profezia beffarda, una legge di Murphy che ha affondato il Cavallino in un'Albione più perfida che mai e segna il punto di non ritorno, la selva oscura da cui non si può che risalire perché più scuro della mezzanotte l'orizzonte non può diventare.

Disastro Ferrari – La figuraccia, comunque, rimane epocale, e l'arrivo della pioggia non è una scusante per nessuno. Pioveva anche nelle libere di stamattina, le previsioni erano chiare, e si sono rivelate precise, anche per le qualifiche. Eppure, al di là degli errori individuali di Alonso e Bottas, la strategia non si può che definire approssimativa, confusa, raffazzonata, ingiustificabile nella scelta di aspettare così tanto prima di mandare in pista i due piloti. Certo, non è facile nemmeno capire perché Alonso abbia rinunciato a fare il tempo nelle libere di oggi, perché abbia chiuso senza giri utili all'attivo come Rosberg e Hamilton. E così si ritrova a partire 19mo per la sesta volta in carriera (2 in Minardi, 2 in Renault, 2 in Ferrari), con gomme praticamente nuove.  “Sinceramente 30 secondi prima o dopo non è che si può prevedere quando viene la pioggia, è andata sicuramente non benissimo, diciannovesimi e ventesimi non è certo dove pensavamo di essere” ha detto con innegabile amarezza Alonso ai microfoni di Mara Sangiorgio di Sky. “Ha iniziato a piovere a metà del giro” ha provato a spiegare Raikkonen, che ha annunciato il ritiro dopo il 2015, “la pista si è bagnata troppo. Perciò qualcosa è andato storto”. Solo qualcosa, Kimi?

E ora? – Vedere Chilton in Q2 e le Ferrari no, prendere coscienza che Jules Bianchi è il pilota motorizzato Ferrari meglio piazzato in griglia, rimane senza alcun dubbio l'equivalente ferraristico della Corea per il calcio italiano. È il “Silverstonazo”, potremmo dire in associazione con il Maracanazo pallonaro, del Cavallino. Un disastro che non ha scusanti, che arriva con un tempismo crudele nel giorno in cui i quotidiani rilanciano le dichiarazioni di Mattiacci sull'obbligo di vincere per una scuderia del blasone della Ferrari. Dopo una Caporetto così, la reazione di Montezemolo deve essere immediata, radicale, coraggiosa, e non basta certo allontanare il capo motorista Luca Marmorini, se sarà questa la prossima mossa come anticipato da Autosprint, per far dimenticare quella che oggi è più di una sconfitta sportiva. È un calo di credibilità della scuderia nel suo insieme, che i tifosi hanno commentato con sarcasmo violento sul web.

Rosberg uomo della pioggia – La pioggia torna a condizionare pesantemente la Q3, i tempi sono più lenti anche di 2 secondi rispetto alla Q2 e Vettel capace alla fine di stampare un buon 1.37.386, che vale il secondo posto bruciato però dall'1.35.766 di Nico Rosberg, che ha costruito il suo enorme vantaggio con un terzo settore da record e firmato così la quarta pole stagionale. Solo sesto Lewis Hamilton, staccato di quasi 3 secondi e mezzo dal compagno di squadra e leader del Mondiale. Un errore che potrebbe pagare come un macigno in ottica Mondiale con Rosberg che potrebbe aumentare ancora il suo vantaggio, ora di 29 punti, e ha la grande chance di pareggiare anche il conto delle vittorie stagionali (al momento conduce Hamilton 4-3). Il britannico, che ha scelto inspiegabilmente di abortire l'ultimo giro lanciato, sembra soffrire sempre di più, al di là delle smentite verbali, la concorrenza interna. “Non so, non ho una risposta sul perché ho deciso di non fare l'ultimo giro. Ho scelto così e basta. Non ho altro da dire” ha commentato, si fa per dire, il britannico. Così la sintesi migliore arriva da Niki Lauda, che spiega così il risultato delle qualifiche: “La pioggia è arrivata e sembrava tutto finito ed invece Rosberg ha fatto la pole mentre Hamilton ha sbagliato”. Quando il gioco si è fatto duro, insomma, è Rosberg che ha iniziato a giocare.

L'ORDINE DI ARRIVO

Pos Driver Team Time Gap
1. Nico Rosberg Mercedes 1m35.766s
2. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.386s +1.620s
3. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m38.200s +2.434s
4. Kimi Raikkonen Ferrari 1m38.329s +2.563s
5. Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1m38.417s +2.651s
6. Lewis Hamilton Mercedes 1m39.232s +3.466s
7. Sergio Perez Force India-Mercedes 1m40.457s +4.691s
8. Daniel Ricciardo Red Bull-Renault 1m40.606s +4.840s
9. Daniil Kvyat Toro Rosso-Renault 1m40.707s +4.941s
10. Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Renault 1m40.855s +5.089s
Q2 cut-off time: 1m38.166s Gap **
11. Romain Grosjean Lotus-Renault 1m38.496s +3.626s
12. Jules Bianchi Marussia-Ferrari 1m38.709s +3.839s
13. Max Chilton Marussia-Ferrari 1m39.800s +4.930s
14. Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1m40.912s +6.042s
15. Pastor Maldonado Lotus-Renault 1m44.018s +9.148s
16. Adrian Sutil Sauber-Ferrari no time
Q1 cut-off time: 1m45.086s Gap *
17. Valtteri Bottas Williams-Mercedes 1m45.318s +4.938s
18. Felipe Massa Williams-Mercedes 1m45.695s +5.315s
19. Fernando Alonso Ferrari 1m45.935s +5.555s
20. Kimi Raikkonen Ferrari 1m46.684s +6.304s
21. Marcus Ericsson Caterham-Renault 1m49.421s +9.041s
22. Kamui Kobayashi Caterham-Renault 1m49.625s +9.245s

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