F1, Porsche Sudafrica compra il circuito di Kyalami
Porsche Sudafrica ha comprato il circuito di Kyalami. Nella più ricca asta senza riserva di prezzo in tutta la storia della nazione, la proprietà da 72 ettari in cui sorge lo storico circuito da 4,26 km è stata battuta alla High St. Auction Co per 205 milioni di rand, quasi 14,5 milioni di euro. “Era fondamentale salvare l'esistenza di Kyalami” ha detto Toby Venter, capo della divisione sudafricana di Porsche. “Continueremo a organizzare delle corse su questo circuito” che non ospita un evento motoristico internazionale dal Mondiale Superbike del 2010.
La prima edizione – Il primo moderno GP del Sudafrica di Formula 1 risale al 1960, anche se si correva ancora con le regole della Formula Libre. Dal 1962 il GP entra nel calendario del Mondiale ma fino al 1965 si corre a East London. Tuttavia, già dal 1961 il neonato South African Motor Racing Club aveva acquisito il terreno 15 miglia a nord di Johannesburg e realizzato in meno di 12 mesi il circuito di Kyalami, inaugurato con il Rand Grand Prix vinto da Jim Clark. Sede costante di una celebre Nove Ore dal 1962, ospita il primo gran premio di F1 nel 1967. Si corre il 2 gennaio, vince Pedro Rodriguez su una Cooper-Maserati.
I ruggenti anni '70 – La decima edizione è l'epifania di quel che sarà, di un Mondiale come nessun altro, del Mondiale 1976. È il secondo capitolo della personale tenzone Lauda-Hunt. In un giorno di pioggia e di vento il britannico parte in pole per la seconda volta di fila, il “Computer” vince per la seconda volta di fila: all'arrivo a separare i duellanti c'è solo un secondo e tre decimi. Passano due anni e Patrese mette tutti in riga, almeno per 25 giri. Alla prima stagione completa in F1 al volante della Arrows, al 28mo passaggio sorpassa in staccata l'idolo di casa Jody Scheckter e resta in testa finché il motore non lo tradisce a 15 giri dal traguardo. “Per stupire mezz'ora basta un libro di storia” cantava De André, a Patrese è bastata una macchina modesta e un gran talento che non passa inosservato. Grazie a quella mezz'ora in testa, infatti, firma un pre-contratto con Enzo Ferrari per sostituire Gilles Villeneuve l'anno dopo, ma il canadese viene confermato dopo il trionfo a Montreal.
Incidente mortale – In quegli anni, il circuito diventa tappa fissa per i test pre-stagionali e si costruisce anche una triste reputazione: sono infatti sei i piloti delle varie categorie perdono la vita a Kyalami tra il 1963 e il 1977, anno dell'unica tragedia nel GP del Sudafrica di F1. Sabato 5 marzo, al 21° giro, Renzo Zorzi parcheggia la sua Shadow numero 17 sulla linea del traguardo per una perdita di benzina. Riesce a uscire dalla macchina prima che prenda fuoco mentre due giovani commissari entrano in pista per spegnere l'incendio. Intanto arrivano le vetture di Hans Joachim Stuck, di Tom Pryce, sull'altra Shadow, e di Jacques Lafitte che non si accorgono dei commissari per il dosso sul rettilineo d'arrivo. La macchina di Pryce squarcia il secondo addetto, un olandese di 19 anni, Frederik Jansen van Vuuren, che sarà riconosciuto solo più tardi per esclusione dopo aver convocato tutti gli altri colleghi presenti sulla pista. Nell'impatto, Van Vuuren perde l'estintore che colpisce in pieno la testa di Pryce: il pilota, parzialmente decapitato, muore sul colpo mentre la vettura impazzita sbatte sulle barriere e torna in pista centrando in pieno la Ligier di Lafitte.
Il Patto della Concordia – Nel 1981, il GP non si corre per effetto della “guerra” tra la FISA, la Federazione Internazionale dello Sport Automobilistico e la Formula One Constructors Association (FOCA), presieduta da Ecclestone, che si oppone ai nuovi regolamenti e annuncia la creazione di un campionato alternativo, The World Professional Drivers Championship, gestito dalla The World Federation of Motor Sport (WFMS): Arrows, Brabham, Ensign, Fittipaldi, Ligier, Lotus, McLaren, RAM, Tyrrell, Williams e ATS accettano l'invito. Restano fedeli al campionato FISA le scuderie legate ai grandi costruttori e quelle interessate allo sviluppo dei motori Turbo: Alfa Romeo, Ferrari, Renault, Talbot, che intanto ha acquistato la Ligier strappandola al campionato annunciato da Ecclestone, Osella e Toleman, che sarà la prima squadra di Ayrton Senna. Due i principali motivi di scontro: il divieto delle minigonne e le trattative dirette che la FOCA gestisce con gli organizzatori e i canali televisivi, scavalcando la federazione. Il GP di Kyalami, annullato dalla FISA, si corre lo stesso con tutte le squadre fedeli a Ecclestone, ma si tratta di una prova di forza e poco più. Le minacce della Goodyear di abbandonare la Formula 1 costringe le parti a trovare un accordo, e il 5 marzo viene firmato il primo Patto della Concordia che, arrivato alla settima versione con mezzi leciti e non, regge ancora adesso il mondo della F1. È certamente simbolico che un accordo simile sia stato ratificato nel contesto del GP del Sudafrica, in una nazione di insanabili contrasti e discriminazioni. Proprio in protesta contro l'apartheid, il governo francese chiederà nel 1985 a Renault e Ligier di non partecipare alla corsa e farà calare il sipario sulla Formula 1 a Kyalami.
Declino – Nel 1986, nel pieno delle violenze e dello stato di emergenza in tutta la nazione, metà della proprietà su cui sorgeva il circuito viene venduto. Il ricavato finanzia i lavori per un nuovo tracciato, che non conserva le sezioni storiche della vecchia pista e presenta una nuova pitlane. Tra il 1990 e il 1991 arrivano la Williams, la Benetton, la Brabham e la Tyrrell per i test invernali. Per due anni, nel 1992 e nel 1993, torna anche il gran premio in quella che presto diventerà la Rainbow Nation dopo la stretta di mano dell'Ellis Park, a Johannesburg, tra Nelson Mandela e Francois Pienaar, il capitano della nazionale di rugby, il figlio biondo dell'apartheid. Ma i soldi non arrivano e nel 1993 il circuito viene venduto alla South African Automobile Association. Nel 1998 Bernie Ecclestone incontra Nelson Mandela per discutere la volontà del governo di finanziare il ritorno di un GP di Formula 1 e l'atteggiamento verso le pubblicità delle sigarette. Non se ne fa nulla, però, anche perché il circuito inizia a soffrire la concorrenza del nuovo tracciato di Welkom, rimesso a nuovo anche con l'aiuto di Bobby Hartslief, ex promoter proprio a Kyalami, che intanto è diventata una zona residenziale con severi limiti alle soglie di inquinamento acustico. Una sfida in più per Porsche Sudafrica.