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Hamilton in Ferrari e Vettel alla Mercedes, ecco perché il possibile scambio non è solo fantamercato

Lo scambio tra le due scuderie che negli ultimi anni hanno lottato per il mondiale potrebbe non andare mai in porto, ma le parole di Toto Wolff hanno riaperto la questione su una fantasia che stuzzica gli appassionati di Formula 1: ecco i motivi per i quali l’affare potrebbe non essere solo una fantasia di mercato.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton e Sebastian Vettel - Getty images
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel – Getty images

Non c'è nessuna trattativa in atto e probabilmente è destinato a rimanere solo un sogno (o un incubo, dipende dai punti di vista), ma il possibile scambio tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel ha avuto il potere di accendere le fantasie anche di coloro che, della Formula 1, ne erano appena a conoscenza. Ad alimentare le chiacchiere ci ha pensato Toto Wolff che prima ha ammesso di non escludere a priori la possibilità l'inglese decida di correre, un giorno, per la scuderia italiana e poi di considerare, per una sua eventuale successione, una schiera di piloti tra i quali anche il tedesco quattro volte campione del mondo. Tanto è bastato per alimentare congetture ed ipotesi, ma a guardare bene un eventuale scambio potrebbe giocare ad entrambe le scuderie.

Una sfida all'altezza di Hamilton

Dopo essersi scambiati i caschi nel GP conclusivo della stagione 2018, ad Abu Dhabi, Hamilton e Vettel quindi potrebbero cedersi anche le rispettive monoposto con l'inglese a sbarcare a Maranello per chiudere la carriera e il tedesco a passare le ultime stagioni al volante con le Frecce d'argento. Siamo soltanto nel campo delle ipotesi, neanche troppo probabili, ma i motivi per far andare in porto l'affare esistono da entrambe le parti. I due piloti, infatti, vedranno scadere il proprio contratto con le rispettive scuderie alla fine del prossimo mondiale; dal canto suo Hamilton potrebbe essere tentato, dopo aver vinto tutto il possibile e reso grande la Mercedes, da un'avventura a Maranello, la casa per la quale ha candidamente ammesso di provare un amore particolare, ripercorrendo in parte orme di Michael Schumacher che prima trasformò la scuderia del Cavallino in un team ai limiti della perfezione e poi gettò le basi per dare vita alla Mercedes dominatrice dell'era ibrida, inventandosi così una nuova sfida professionale in grado di motivarlo dopo i successi in fila con le Frecce d'argento.

Lewis Hamilton - Getty Images
Lewis Hamilton – Getty Images

Vettel alla Mercedes ricreare il binomio tedesco

D'altro canto Vettel, dopo le batoste rimediate proprio da Hamilton in questi anni e un 2019 che pare ricalcare un copione già visto, avrebbe la possibilità di dimostrare al mondo che il problema della Rossa non risiedeva nel pilota, ma nel mezzo fornitogli: vincendo con la Mercedes, la vettura con la quale l'inglese sta dominando l'era ibrida della Formula 1, il tedesco metterebbe a tacere le voci sul proprio conto prendendosi una rivincita importante nei confronti dei suoi detrattori. Vettel e Wolff non hanno mai nascosto di provare stima e rispetto reciproco e l'approdo del quattro volte campione del mondo alla Mercedes sarebbe visto di buon occhio anche dalla casa madre che tornerebbe così ad avere un pilota tedesco alla guida, operazione già tentata – e decisamente riuscita – all'epoca di Nico Rosberg.

Sebastian Vettel - Getty images
Sebastian Vettel – Getty images

Ferrari e Mercedes, chi ci guadagna?

Fantamercato o meno, quello tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel potrebbe essere uno scambio che porterebbe notevoli benefici ad entrambe le scuderie; la Ferrari, infatti, si assicurerebbe il pilota forse più vincente nella storia della Formula 1 con l'inglese pronto ad infrangere i record di Schumacher nei prossimi due anni e avrebbe così la possibilità di tornare al vertice dopo anni di digiuno soprattutto se la crescita di Mick Schumacher, erede designato dell'attuale prima guida si rivelasse più difficile del previsto mentre la Mercedes, che potrebbe ingaggiare anche Max Verstappen strappandolo alla Red Bull, avrebbe tra le mani un dream team difficile da far convivere ma di sicuro successo. Uno scenario decisamente intrigante, oltre che una possibilità ghiottissima per entrambe; probabilmente sarà destinato a rimanere uno di quei tormentoni di mercato mai realizzati, ma vedere i due piloti scontrarsi ancora per il titolo è uno di quei sogni che ogni appassionato di Formula 1 sarebbe disposto a vivere.

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