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Mick Schumacher: “Mi ispiro a mio padre. E nel 2020 voglio essere in Formula 1”

Il figlio del sette volte campione del mondo rivela: “Il mio obiettivo è arrivare in Formula 1 e sarebbe stupendo se succedesse già alla fine del prossimo anno. Mio padre è il migliore e lo resterà sempre, potermi paragonare a lui in qualche maniera è fantastico. Il suo più grande insegnamento? Lavorare con la quadra e farlo come se fosse una famiglia”, ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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"Il mio obiettivo? Arrivare in Formula 1. Sarebbe stupendo se succedesse già alla fine del prossimo anno, ma prima bisognerà vedere come andrà il 2019″. Una frase che sintetizza in maniera quasi perfetta il personaggio Mick Schumacher: idee chiare e piedi ben saldi per terra, è questo l'unico modo che conosce il figlio del sette volte campione per ottenere ciò che vuole. E ci sta riuscendo alla grande visto che, ad appena 19 anni, ha già vinto l'Euro Formula 3 – battendo il record di precocità del padre – e si appresta a debuttare in Formula 2, l'anticamera della massima serie del motorsport.

Mick Schumacher - Foto FIA f3
Mick Schumacher – Foto FIA f3

Papà Michael come modello da seguire

Una crescita graduale, è questo il programma del giovane Mick che, però, adesso sembra pronto a bruciare le tappe: troppo forte il richiamo della pista, troppa la voglia di misurarsi con i campioni come Lewis Hamilton, Max Verstappen o Sebastian Vettel per resistere alla voglia di sfidarli. Proprio con il tedesco della Ferrari avrà modo di parlare durante la Race of Champions, evento nel quale insieme rappresenteranno la Germania, seguendo le orme del padre che proprio con il pilota della Rossa corse nella stessa manifestazione.

Per me sarà una prima volta speciale da compagni di squadra. Ne abbiamo parlato e ho detto a Seb che non vedo l'ora. Cercherò di apprendere qualche segreto. Vedere questi campioni da vicino è un’opportunità unica e una grande esperienza. Mi è venuta la voglia di essere in mezzo a loro e gareggiare nei GP – ha confessato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport -. Mio padre è il migliore e lo resterà sempre. Potermi paragonare a lui in qualche maniera è fantastico. E allo stesso modo è bellissimo fare parte di questa storia e osservare come si sta sviluppando. Il suo più grande insegnamento è stato quello di lavorare con la quadra e farlo come se fosse una famiglia: bisogna avere la fiducia gli uni negli altri al 100%. Sono alla Prema dal 2016, ho visto tanti piloti cambiare in fretta, mentre qui abbiamo costruito una realtà unita.

E se il futuro fosse in Ferrari?

Euro Formula 3, Formula 2 e Formula 1, sono queste le tappe del percorso che potrebbero riportare il tedesco a ricalcare le orme del padre, magari proprio con quella Ferrari con la quale Michael Schumacher riuscì a vincere 5 titoli mondiali consecutivi dando vita al periodo di maggior splendore nella storia del Cavallino. "Per lui le porte sono sempre aperte" si era lasciato scappare il team principal della Rossa Maurizio Arrivabene qualche tempo fa, segno evidente che dalle parti di Maranello quella di affidarsi al giovane campione potrebbe essere più di una semplice suggestione. Un'idea che, per il momento, Mick Schumacher non osa neanche immaginare: "Ci sono stato molte volte, ma ero troppo piccolo, mi stavo appena avvicinando al karting e le emozioni che provavo erano completamente diverse da quelle che avrei oggi se visitassi la Ferrari" ha concluso. La Formula 1 è più vicina di quanto sembra, dovesse arrivare con la scuderia italiana sarebbe l'inizio di una favola che neanche il più grande degli scenografi avrebbe potuto immaginare.

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